“L’Aeroporto di Bologna, ormai giunto a movimentare 10 milioni di passeggeri, è un punto di riferimento fondamentale per le imprese di tutta la regione, e non solo, e di estremo interesse per il sistema camerale, così come lo è il Porto di Ravenna. Per questo ho sentito l’esigenza e l’urgenza di ospitare in Camera di commercio il presidente Enrico Postacchini, che ringrazio, per la sua grande disponibilità ad un confronto per noi prezioso, al fine di conoscere e condividere le linee future di sviluppo dello scalo aeroportuale più importante della nostra regione, al servizio del mondo produttivo e del turismo”. Così Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, a margine dell’incontro tra il Consiglio  dell’Ente di viale Farini e il presidente di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna SpA, Enrico Postacchini. “Non esiste territorio moderno e competitivo – ha proseguito Guberti – che non punti oggi su infrastrutture nuove, sostenibili, velocizzando gli spostamenti e garantendo tempi rapidi di arrivo sui mercati a partire dai collegamenti con i principali porti e aeroporti europei. L’attuazione della Zona Logistica Semplificata – ha concluso Guberti – rappresenterebbe un passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica dell’Emilia-Romagna, in grado di arrecare benefici che vanno ben oltre il sistema logistico, portando al sistema delle imprese semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto economico e dell’occupazione”.

“Classificato come aeroporto strategico nel Piano nazionale degli Aeroporti e situato nel cuore della Food Valley emiliana e dei distretti industriali dell’automotive e del packaging, l’aeroporto di Bologna ha una catchment area di circa 11 milioni di abitanti e circa 47.000 aziende – evidenzia il presidente Postacchini – con una forte propensione all’export e all’internazionalizzazione e con politiche di espansione commerciale verso l’Est Europa e l’Asia. La storia dell’Aeroporto di Bologna – continua Postacchini – è strettamente legata al sistema camerale, rappresentativo degli interessi del sistema delle imprese. La sua partecipazione è un valore aggiunto per la società, anche in termini di relazioni con i soci pubblici, fondamentali per un’azienda che è privata ma che opera in regime pubblico e che sta portando avanti investimenti importanti nel corso del quinquennio 2023-2027, in una logica di attenzione al territorio ma anche di sostenibilità economica e finanziaria, elemento irrinunciabile per una società quotata. L’Aeroporto di Bologna, nato come struttura vocata all’outgoing al servizio del sistema produttivo regionale, è cresciuto nel tempo rivolgendosi anche all’incoming turistico, facendo dell’intermodalità e del collegamento con l’Alta velocità, le chiavi di volta nel successo della struttura aeroportuale. In relazione alla collaborazione con gli altri aeroporti della regione – ha concluso Postacchini, stimolato da un ampio e vivace dibattito coni consiglieri camerali – la questione è senz’altro all’attenzione della Regione, che ha provato negli anni ad immaginare stretegie e alleanze. Le decisioni delle compagnie e il mercato si muovono naturalmente con logiche legate alla sostenibilità economica e la politica può giocare un ruolo  fondamentale nel costruire le condizioni migliori per favorire lo sviluppo e la competitività del territorio, puntando a potenziare la rete dei collegamenti e l’intermodalità”.