“Ad inizio 2023 la classifica internazionale di Times Education confermava per il terzo anno l’Università di Bologna tra le prime 100 al mondo e prima in Italia per qualità della didattica e impatto su tessuto sociale e sviluppo dei territori; è di qualche giorno fa il risultato di una indagine della piattaforma Preply, tra le più autorevoli nello stilare le classifiche delle migliori Università, che colloca Bologna al secondo posto in Italia per la qualità di tre aree disciplinari tra le quali Medicina, di recente insediamento a Ravenna e Forlì” ricorda il repubblicano Giannantonio Mingozzi.

“Un confronto diretto tra Università è sempre utile per la scelta degli studenti in fase di immatricolazione, ancora di più quando in gioco vi sono offerte di servizi, nuovi posti letto, opportunità di formazione in azienda e stages specifici, Master e laboratori innovativi; per questo va detto che la Romagna in tutti i Campus immette valori di eccellenza che consentono all’Ateneo di migliorare la propria posizione internazionale e di guadagnare così consensi e nuovi iscritti”, afferma Mingozzi. “In tante aree disciplinari le città universitarie della Romagna aumentano le matricole e aiutano gli inserimenti lavorativi una volta conseguita la laurea, contribuendo così alla crescita economica ed occupazionale del territorio”. “Ravenna in particolare, grazie alla Fondazione Flaminia ed ai propri soci, patrimonializza il proprio bilancio con nuove acquisizioni e sedi (grazie anche ai recenti investimenti del Gruppo Cassa) nonchè all’arrivo del nuovo studentato, conclude l’esponente dell’Edera, e vale la pena di affermare che le migliori classifiche dell’Alma Mater si debbono anche all’impegno della Romagna”.