“Anche nel nostro territorio le spiagge libere sono una porzione ridotta rispetto al totale degli arenili. Come Sinistra Italiana Ravenna vogliamo ribadire che le spiagge libere non si toccano.
Si stanno infatti facendo insistenti le pressioni per spingere alla possibilità che alle concessioni balneari sia consentito di espandersi ai tratti liberi della costa locale. Inoltre la strategia del governo di fare le gare per le ultime spiagge libere del Paese, cementificando e privatizzando gli ultimi tratti di costa rimasti integri, deve trovare ferma opposizione nelle nostre amministrazioni locali. Deve quindi essere evitata qualsiasi proposta che eroda ulteriormente la possibilità di godere di un bene appartenente alla comunità nel pieno rispetto dell’ambiente, mantenendo inalterato il paesaggio, senza l’introduzione di manufatti destinati alla ristorazione. Il motivo è lo stesso del NO all’allargamento delle concessioni balneari, fonda le sue ragioni nella tutela dell’ambiente.
In Emilia-Romagna quasi il 70% delle spiagge è occupato da stabilimenti balneari, che nel territorio comunale sono più di 200. Quello che dovrebbe essere un bene comune diventa per molti un lusso. Rimane giusto dare la possibilità a chiunque di godere della spiaggia, ricordando anche che ci sono persone che, non per motivi economici, ma per principio, per amore del paesaggio costiero inalterato, frequentano soltanto le spiagge libere. Un bene demaniale, appartenente a tutti i cittadini e a tutte le cittadine che deve rimanere tutelato.
Chiediamo che l’amministrazione non aumenti la porzione di spiaggia riservata alla libera fruizione e non inserisca sull’arenile aree di ristoro.
L’interesse pubblico non può essere legato solo alla monetizzazione.”