La campagna di raccolta firme organizzata dalla Cgil, a sostegno dei quattro quesiti referendari per un lavoro dignitoso e sicuro, prende il via anche nei luoghi di lavoro, dove da venerdì 10 maggio, in varie realtà della provincia, sono in programma assemblee in cui saranno spiegate le ragioni dell’iniziativa “Il lavoro è un bene comune”.
Le assemblee proseguiranno nelle prossime settimane con lo scopo di illustrare le motivazioni del sindacato e di raccogliere adesioni a sostegno dei referendum popolari. Oltre alle assemblee, sono già operativi diversi banchetti di raccolta firme che hanno preso il via lo scorso 25 aprile e hanno già fruttato centinaia di sottoscrizioni. Queste le date e i luoghi dei banchetti in programma nei prossimi giorni: 10 maggio al presidio ospedaliero di Lugo dalle 12,30 alle 15; 15 maggio al presidio ospedaliero di Ravenna dalle 12,30 alle 15 e al mercato di Lugo alla mattina; 16 maggio a Lugo in occasione dell’iniziativa “I giovedì della salute”; 18 maggio dalle 8 alle 12 in piazza a Bagnacavallo; 21 maggio nel piazzale di fronte alla Ciclat, dalle 10,30 alle 15, a Ravenna e davanti al presidio ospedaliero di Cervia dalle 12,30 alle 15.
La campagna di raccolta firme è operativa anche nelle Camere del lavoro del territorio dove è possibile sottoscrivere i moduli di adesione.
Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica. Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare. Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
I quattro quesiti intendono restituire dignità al lavoro. Attraverso i referendum la Cgil promuove molteplici azioni a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori:
• Abrogazione del Jobs Act: Cgil chiede l’eliminazione del decreto legislativo 23 del 2015, noto come Jobs Act, al fine di contrastare la precarizzazione del lavoro e ripristinare tutele per i lavoratori;
• Abrogazione del tetto all’indennizzo per i licenziamenti illegittimi: si propone di rimuovere il limite massimo all’indennizzo per i lavoratori licenziati illegittimamente, al fine di aumentare la deterrenza contro gli abusi e garantire una giusta compensazione in caso di licenziamento ingiustificato;
• Abrogazione dell’abuso del contratto a termine: si intende eliminare le norme che hanno liberalizzato l’uso del contratto a termine da parte delle aziende, contribuendo alla precarizzazione del lavoro (tema particolarmente impattante in provincia di Rimini);
• Abrogazione della de responsabilizzazione delle aziende negli appalti: si propone di rendere le aziende committenti responsabili in caso di infortunio o malattia professionale dei lavoratori impiegati negli appalti, al fine di promuovere la sicurezza sul lavoro.