In Emilia-Romagna dal 1 al 18 maggio sono caduti oltre 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua; nei 6 giorni in cui le due ondate di maltempo sono state più intense ha piovuto per un totale di 80 ore. I danni stimati dalla Regione ammontano a circa 10 miliardi di euro, necessari per ricostruire gli argini dei fiumi, mettere in sicurezza le aree franate, dare risposte ai tanti cittadini che hanno subito danni alle abitazioni o alle aziende o che addirittura le hanno perse del tutto.
“La Commissione tecnico-scientifica istituita dalla Regione Emilia Romagna prima della nomina del Commissario Figliuolo, ha messo in evidenza come questo sia stato sì un evento eccezionale, un vero e proprio “spartiacque tra passato e futuro” e pertanto obbliga a intervenire con approcci innovativi e non già ripristinando “semplicemente” ciò che c’era. Il Piano Speciale preliminare presentato in regione qualche settimana fa sembra andare in questa direzione, affrontando anche il difficile tema della delocalizzazione.
Legambiente, in quanto associazione di cittadini, con questo evento vuole contribuire affinché le scelte che saranno compiute in Emilia-Romagna costituiscano un esempio innovativo di messa in sicurezza, di rigenerazione del patrimonio fisico, produttivo e sociale, e di partecipazione, strumento fondamentale affinché le scelte compiute siano condivise e non osteggiate”.
L’appuntamento, che prende il titolo “Ricostruire Meglio. Adattamento, Sicurezza, Innovazione, Partecipazione”, è in programma il 9 maggio a Faenza, alla Sala 5 di Faventia Sales di Via San Giovanni Bosco 1, dalle 15 alle 18.30