“La delibera della Giunta Regionale che approva le nuove disposizioni relative alle domande di contributo della misura ristrutturazione e riconversione vigneti per la campagna 2024/2025 rappresenta un passo avanti importante per il settore vitivinicolo dell’Emilia-Romagna. Permette infatti di tutelare le produzioni della nostra filiera dall’invasione di vini generici stranieri”.
Ha commentato così Nicola Bertinelli, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, la decisione di viale Aldo Morodi dare il via a una serie di interventi che consentiranno un importante rinnovamento del patrimonio vitato, permettendo alla viticoltura regionale di mantenere gli obiettivi di pianificazione di lunga scadenza e gli elevati standard qualitativi e di sostenibilità.
Le risorse assegnate ammontano a oltre 13 milioni di euro, di cui il 15% è prioritariamente destinato ai reimpianti di vigneti a seguito di estirpazioni obbligatorie per ragioni fitosanitarie. “È un segnale di attenzione importante da parte della Regione – prosegue Bertinelli – verso le aziende che stanno subendo pesantemente le conseguenze del problema della flavescenza dorata; certamente non risolutivo, è comunque un’importante tassello nel disegno più ampio di provvedimenti che si stanno mettendo in campo per contrastare questa piaga.”
La delibera – ricorda Coldiretti – stabilisce la superficie minima dell’intervento a 5000 mq.La novità principale introdotta dalla corrente campagna riguarda la modalità di calcolo del contributo e relativa rendicontazione, che non avverrà più sulle effettive spese sostenute per la realizzazione dei vigneti, ma sulla base di tabelle di costi unitari.
“Tale novità si ripercuote principalmente, e favorevolmente per le aziende, sull’importo del contributo -afferma il Direttore Regionale di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri –che passa da 8.000/8.500 €/ha delle campagne precedenti a 11.300/12.900 €/ha, a seconda della densità d’impianto e pendenza del terreno, fino a 14.750/16.650 per la viticoltura “eroica”, con aumenti che vanno quindi dal 40% fino al 100%”.
“Questi aumenti si uniscono ad una concreta semplificazione degli adempimenti da parte delle aziende–prosegue il Direttore Allaria Olivieri – che potranno così concentrarsi maggiormente sulle esigenze agronomiche anziché su quelle burocratiche, come Coldiretti auspica e persegue da sempre come obiettivo”.
“La nostra regione –conclude il Direttore Regionale Coldiretti – è caratterizzata da un tessuto produttivo diversificato che comprende la produzione di vini a DO e IG di alto profilo, ma anche di vini senza DOP o IGP (cosiddetti vinigenerici) che tanto spazio sanno ricavarsi nella grande distribuzione e sulle tavole dei consumatori. Penalizzarne la produzione avrebbe lasciato spazi di mercato liberi alla concorrenza di produzioni di profilo analogo, ma provenienti dall’estero”.
“Sicuramente una misura importante e attesa dal territorio ravennate – commenta il Presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte – dato che la nostra provincia conta la superficie vitata più ampia della regione e una forte volontà di investimento a tutela di un settore vitale per l’intera economia agricola”.
Le domande – ricorda Coldiretti – devono essere presentate entro le ore 13 di venerdì14 giugno 2024. Gli uffici dei CAA Coldiretti sono a disposizione per tutta l’assistenza necessaria alle aziende.