Aumentano gli inquinanti. Lo dicono le api. Il museo Malmerendi di Faenza ha infatti ospitato, in collaborazione con Legambiente Faenza, il progetto “Api e Orti Urbani”, promosso da Conapi, il Consorzio Nazionale Apicoltori, e portato avanti dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna. Il Consorzio riunisce 600 apicoltore, oltre 100 mila alveari e 5 miliardi di api. Lo studio, condotto su 7 città, fra cui anche Faenza, ha analizzato la presenza di pesticidi e metalli pesanti nell’ambiente. Proprio la presenza di pesticidi è aumentata notevolmente nell’ultimo anno: da quasi il 21% di campioni positivi con un solo pesticida del 2022, si è passati nel 2023 al 54,5% di campioni positivi con 7 pesticidi diversi. Un particolare picco è stato registrato a Faenza, nei mesi successivi all’alluvione. Si ipotizza possa essere dovuto alle disinfestazioni per evitare la proliferazione di zanzare. Diminuisce invece la presenza dei metalli pesanti, mentre i dati raccolti dalla pandemia avevano mostrato un ambiente molto più salubre