La giornata di sciopero generale proclamata da Cgil e Uil è stata caratterizzata dal flash mob organizzato in piazza XX Settembre a Ravenna e da un’alta astensione dal lavoro di lavoratrici e lavoratori. Una piazza gremita ha manifestato in difesa della salute e della sicurezza del lavoro, contro la logica del massimo profitto, contro il lavoro precario e la pratica dei subappalti. Lo sciopero sarebbe dovuto essere di 4 ore, ma in seguito alla tragedia nella centrale idroelettrica di Suviana, Cgil e Uil Emilia Romagna hanno esteso lo sciopero a tutti i settori economici (pubblici e privati) per l’intero turno di lavoro. Un’ennesima tragedia sul lavoro ha colpito l’Italia.
“Non si può rimanere indifferenti ai numeri delle morti e degli incidenti sul lavoro – spiegano Manuela Trancossi e Carlo Sama, segretari generali rispettivamente di Cgil e Uil della provincia di Ravenna –. Oggi il territorio della provincia di Ravenna ha risposto con una massiccia adesione allo sciopero e con una grande partecipazione al flash mob in piazza XX Settembre. Molte lavoratrici e lavoratori si sono astenuti dal lavoro. L’adesione ha raggiunto percentuali elevatissime in alcune importanti realtà produttive del territorio, tra cui Nespak, Gattelli Costruzioni, Tavola Amica Bassa Romagna, Vulcaflex, Romagna Finishing. Questo significa che le persone chiedono una svolta. Oggi siamo in piazza per un cambiamento e la mobilitazione proseguirà nei prossimi giorni. Cgil e Uil danno appuntamento a sabato 20 aprile per una grande manifestazione a Roma. Da Ravenna, come dal resto di Italia, andremo nella capitale per la salute e sicurezza, il diritto alla cura e la sanità pubblica, la riforma fiscale e la tutela dei salari”.