Terzo match, e purtroppo terza sconfitta per i Chiefs Ravenna. Il loro ritorno in campo nel Girone A di Seconda Divisione, dopo tre settimane di sosta, coincide con un pesante KO (60-6) in casa della capolista Ferrara, finora imbattuta nella competizione e favorita d’obbligo, fin dalla vigilia, per giocarsi quel titolo sfuggito solo all’ultimo la scorsa stagione. La differenza tra i due team si è fatta sentire nel corso del match, con le ampie rotazioni dei ferraresi e le tante opzioni di qualità a disposizione di coach e staff tecnico che hanno favorito il gioco dei padroni di casa, sia in attacco che in difesa. Domenica difficile quindi per la compagine romagnola, cui va riconosciuto il merito di aver sfidato a viso aperto e senza timore reverenziale un avversario nettamente superiore, e di aver messo in mostra per lunghi tratti di gara la proverbiale grinta; ci sono stati, è evidente, errori in entrambe le fasi di gioco (defense ed offense), soprattutto a match indirizzato, ma è giusto cercare sempre risvolti positivi, anche nei momenti bui, per trovare la forza di rialzarsi e ripartire.
Il match è in salita fin dal principio per i ravennati, con le Aquile padrone di casa che non hanno intenzione di sottovalutare l’impegno, e anzi spingono subito con decisione per scavare un buon gap tra le compagini. L’attacco, ben diretto dall’esperto QB Scaglia, va a segno due volte già nel primo quarto, con le corse centrali di Sicignano e Romagnoli, mentre la difesa si dimostra attenta e molto presente, arginando le combinazioni fra Negretto e i suoi ricevitori. Pur provando a variare i giochi e gli schemi, l’impegno offensivo dei ravennati non è premiato dal risultato, e anche nel secondo quarto sono i ferraresi e dettare il ritmo, andando ancora a segno con Capitozzo, ben servito da Scaglia, e con Bindini, che intercetta un pass di Negretto, messo sotto grande pressione dalla difesa di casa. Gli orgogliosi Chiefs battono un colpo sul finire del tempo, quando la costante azione dell’attacco è infine premiata con una corsa esterna dello stesso Negretto, ma l’entusiasmo è subito smorzato da Bindini, che sul kick di ritorno riesce ad eludere i tentativi di placcaggio e marcare indisturbato il touch down che chiude la prima metà del match sul 33-6.
Il copione non cambia nella seconda parte del match: Ferrara spinge sull’acceleratore e non concede spazi a Ravenna, che di contro fatica ad adeguarsi con la sua difesa alle giocate della formazione di casa. Alla prima occasione utile, le Aquile vanno ancora a segno, anche questa volta con un bel pass centrale di Scaglia che premia il taglio di Gardinale, mentre dall’altra parte i drive dei Chiefs avanzano solo al costo di grandi sforzi, e le loro azioni si concludono di fatto senza risultati apprezzabili. La stanchezza e la frustrazione si fanno sentire, e i ragazzi di Paci cominciano a cedere mentalmente, concedendo un altro touch down all’offense delle Aquile, con Scaglia che stavolta serve alla perfezione Medini; il confronto, di fatto, si chiude con queste ultime azioni, e complice la situazione di running clock (il tempo di gioco non è più effettivo, visto il gap nel punteggio), il match scorre rapidamente verso il 60-6 finale: i ferraresi arrotondano ulteriormente il loro score, con diverse seconde linee in campo, mentre i ravennati, visibilmente stanchi e sfiduciati, provano inutilmente a mettere a referto punti.
Al netto della delusione piuttosto evidente per il risultato maturato sul campo, ora i Chiefs devono ritrovarsi, fare quadrato e focalizzarsi sul prossimo match che è già alle porte; sabato sera, sul terreno di casa di Marina di Ravenna, arriveranno i Grizzlies Roma, un’altra formazione coriacea, che ha dimostrato di essere cresciuta rispetto alla scorsa stagione, ed è anche lei in cerca del primo successo stagionale. Sarà questa un’occasione importante per tentare di cancellare lo “0” dalla casella delle vittorie, e magari scrollarsi finalmente di dosso la frustrazione accumulata in questo inizio di Regular Season, per poi puntare al prosieguo della stagione con rinnovata fiducia, e con la voglia di togliersi ancora qualche soddisfazione.