E-WORK FAENZA-OXYGEN ROMA 81-84
(parziali: 19-23 / 34-40 / 58-59)
E-Work Faenza: Franceschelli 4, Edokpaigbe 11, C.Ciuffoli ne, Niemojewska ne, Cvijanovic 18, Tagliamento 22, Peresson 14, Spinelli ne, Grande, E.Ciuffoli ne, Dixon ne, Brossmann 12. All: Seletti
Roma: Romeo 7, Dongue 30, Cupido 21, Natali 3, Bongiorno ne, Scarsi ne, Czukor 8, Sventoraite 3, Gilli 5, Kalu 7. All: Di Meglio
Arbitri: Marco Rudellat di Nuoro (Nu), Claudio Berlangieri di Trezzano sul Naviglio (Mi) e Andrea Cassinadri di Bibbiano (Re)
In un match in cui la posta in palio fa gola solamente alle capitoline, ancora con un barlume di speranza in vista dei playoff e, soprattutto, alla ricerca di punti validi per restare al di fuori dalla zona playout. Playout già (ovviamente) certi per l’E-Work che sta attendendo di conoscere l’avversaria negli spareggi per evitare la retrocessione.
Rotazioni ridotte per coach Seletti che ritrova a ritmo abbastanza intenso Tina Cvijanovic, mentre deve far a meno delle infortunate Dixon, Niemojewska e Spinelli tutte in panchina per onor di firma. E in un match assolutamente equilibrato queste assenze pesano parecchio. Soprattutto sotto le plance il ko di Dixon è letale, visto che l’avversaria diretta Dongue è abile a forzare raggiungendo quota 30 punti personali. Ottima prestazione anche di Rosa Cupido che le tabelle del PalaBubani le conosce bene e lo dimostrano i 21 punti realizzati contro la sua ex squadra che punisce soprattutto nel finale di gara.
Le faentine escono vittoriose nel terzo quarto (24-19) riaprendo totalmente il match sul punteggio di 58-59 a 10’ dalla fine. Molto positiva la prova (per energia, grinta e punti) di Candy Edokpaigbe che resta in campo oltre 30 minuti e di Peresson e Tagliamento con 4 triple a testa che mandano in delirio il PalaBubani e la difesa romana. Con ottime cose di Cvijanovic che piazza colpi pesanti, nonostante non possa essere in campo troppo a lungo (24’). Prova di fatica e di puro fisico di Brossmann che deve sostituire Dixon al centro contro una Dongue davvero arcigna: per la tedesca, comunque, 12 punti e tanta sostanza.
Una sconfitta che poteva essere evitata per la squadra di coach Seletti che gioca al livello delle avversarie, nonostante troppe assenze rilevanti, anche nel quintetto. Il pubblico è totalmente al fianco di Franceschelli e compagne come evidenziano gli applausi a fine gara ed i boati di esultanza dopo i principali canestri durante il match.
Gli staff tecnici di Seletti e Di Meglio scelgono come quintetti iniziali Peresson, Edokpaigbe, Franceschelli, Tagliamento e Brossmann da una parte e Romeo, Dongue, Cupido, Czukor e Kalu.
Roma parte forte 7-0 dopo 2’, ma al 4’ Edokpaigbe segna il primo cesto in movimento delle locali dopo 4 liberi della stessa giovane e di Brossmann (6-9). E a metà quarto è Peresson dalla destra ad infilare una tripla a fil di sirena dei 24” (9-9); nel possesso successivo Tagliamento penetra in area spiazzando la difesa romana per il primo vantaggio delle romagnole, che al 6’15” scappano sul 14-11 con il tiro pesante dall’angolo sinistro di Brossmann. Ma nel giro di 2’ le ospiti firmano il contro-sorpasso sul 17-14 col cesto dalla media distanza di Czukor. Capitan Franceschelli a 2’ dalla sirena si inventa una progressione in area che va a buon fine, raccogliendo anche il fallo di Romeo (17-17). Tagliamento riporta avanti Faenza, ma negli ultimi 100 secondi di gioco vedono un mini-break di 6-0: alla prima pausa breve ci si arriva sul 19-23 per le ospiti.
Edokpaigbe segna il 6° punto personale per il 22-23 al 2’ del secondo quarto. Al 5’ la rediviva Cvijanovic raccoglie una palla vacante ed infila la tripla del pareggio a quota 27. E il PalaBubani esplode sulla tripla di Antonia Peresson che brucia la retina per il 30-29 E-Work. A 100 secondi dall’intervallo Marzia Tagliamento (10 punti personali al momento) piazza una tripla in movimento che fa saltare in piedi i tifosi di Faenza per il 34-34. Il rush finale, come nel quarto precedente, è favorevole alle ospiti con Dongue che segna il 40-34 allo scadere del tempo, mettendo in cascina i suoi primi 16 punti.
A metà partita sono già 5 (su 14 tentativi) le triple realizzate dall’E-Work contro le 2 (su 6) delle ospiti che vantano un netto predominio nel tiro da 2 (15 realizzati contro 6) e 4 rimbalzi in più (20 a 16 di cui 8 di Brossmann).
L’avvio della ripresa vede una Roma rabbiosa che scappa sul 48-41 trovando piuttosto impreparata la squadra di casa nei primi 3’ di gioco. Per un paio di azioni nessuno segna e Edokpaigbe si prende la responsabilità a centro area, infilando il 48-44 al 4’. La parte centrale del parziale registra parecchie imprecisioni sia al tiro che in transizione, certamente non un momento memorabile di basket giocato. Al 6’ Brossmann segna il 46-50 dalla linea della carità e Peresson (con la palla che danza sul ferro) dall’arco realizza il 49-52 a 3’30” dalla sirena. Seguita, nell’azione successiva, da Tagliamento dall’angolo sinistro: il pareggio a quota 52 arriva a 3’ dalla sirena. Ma l’ala ex Ragusa firma pure il nuovo (e ultimo) vantaggio locale sul 54-52 dalla lunetta a 2’30” dalla fine. Cupido e Tagliamento mettono la firma anche sul 59-58 per Roma con cui si arriva all’ultima pausa breve.
Le ospiti provano a spingere in avvio di ultimo quarto con Cupido che segna il 64-60 dopo 1’, seguita dalla tripla di tabella di Cvijanovic. A metà frazione Roma si ritrova avanti sul 70-63, con un po’ di stanchezza tra le locali: Peresson si carica, allora, la squadra sulle spalle infilando una bella tripla frontale che vale il -3 (70-67). A 4’ dalla fine la tripla di Cupido (sola nell’angolo sinistro) vale il 75-69; ma a 2’ dalla sirena finale tutti i tifosi faentini scattano in piedi per esultare sulla tripla dall’angolo (assist di Franceschelli e Tagliamento) di Cvijanovic che non sarà al 100%, ma ha la capacità di far sognare l’E-Work (75-74). Nell’emozionante finale, Dongue e Cupido riescono a fissare il punteggio sul 79-76 a 70 secondi dalla sirena. Nell’azione successiva Cvijanovic e Tagliamento ricevono un trattamento “deciso” da parte della difesa, con Franceschelli che trova solo il ferro nella mischia sul pitturato, mentre Cupido si butta in area con la palombella che sarà decisiva (81-76 a soli 30” dalla sirena). Tagliamento sbaglia la tripla fuori equilibrio, Cupido segna dalla lunetta, mentre la stessa Tagliamento realizza l’ennesima tripla di Faenza che cerca la clamorosa rimonta sul 83-81 firmato Cvijanovic, anche perché Roma non è capace di chiudere il match in modo definitivo con qualche attacco completamente fuori logica. A pochi istanti dalla sirena arriva il fallo su Gilli che fa solo 1/2 dalla lunetta, lasciando 6 secondi alle locali: nella ripartenza Brossmann viene fermato da Dongue con un fallo a “fortissimo rischio” di essere antisportivo, ma gli arbitri lasciano 2 liberi nelle mani dell’ala forte tedesca, tralasciando benevolmente sulla proteste di Dongue che rischia notevolmente di compromettere il match per Roma. Brossmann, però, fa 0/2 dalla linea della carità e per Faenza cala il sipario per l’ennesima partita “scivolata” via nel finale. Finisce 84-81 per l’Oxygen Roma.
Se l’E-Work firma un importante 12 (su 29 tentativi) dall’arco, Roma chiude con sole 3 triple realizzate (su 15 tiri); ma le capitoline comandano sia nel tiro da 2 punti (33/48 contro 12/26) che a rimbalzo (36 contro 27 con Dongue e Brossmann che ne firmano rispettivamente 12 e 11). In una delle poche volte in campionato, Faenza chiude con meno palle perse rispetto alle avversarie (14 contro 16).
Domenica 14 aprile (ore 18) trasferta complicata nella tana della Dinamo Sassari al PalaSerradimigni di Sassari. Sarà l’ultima gara di regular season per Franceschelli e compagne, visto il turno di riposo in programma nell’ultima giornata. Quindi inizieranno i playout salvezza.
24^ giornata
E-Work Faenza-Roma 81-84
Sanga Milano-Sesto San Giovanni 71-72
Ragusa-Venezia 57-70
Brixia-Campobasso [07.04.24]
Virtus Bologna-Dinamo Sassari [07.04.24]
San Martino di Lupari-Schio [07.04.24]
Riposa: Battipaglia
Classifica: Venezia 38, Schio e Virtus Bologna 34, S.S.Giovanni 32, Campobasso 30, Ragusa 25, S.Martino di Lupari, Roma e Dinamo Sassari 18, Brixia 14, E-Work Faenza 8, Sanga Milano e Battipaglia 4.