Un aiuto concreto alle donne che hanno subito violenza di genere e che hanno deciso di affrontare un percorso psicologico.

Sono gli obiettivi di una delibera della Regione, che ha stanziato 350mila euro, a beneficio dei Comuni o delle Unioni di Comuni sedi di un Centro antiviolenza.

“Il supporto psicologico è molto spesso fondamentale per aiutare i nuclei familiari, le donne e i loro figli, ad uscire da dinamiche drammatiche e ristabilire una quotidianità più serena- ha sottolineato l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori -. Per questo abbiamo deciso di avviare questa misura innovativa, sostenuta interamente da risorse regionali e che si affianca alle altre già in vigore quali il reddito di libertà e il sostegno all’autonomia abitativa. Le donne che hanno subito violenza devono sapere che non sono sole”.

Le risorse serviranno per contribuire al finanziamento di percorsi psicoterapeutici a favore di donne, ma anche dei loro figli, assistite da un Centro antiviolenza o dai Servizi Sociali del Comune e che stanno affrontando un percorso di fuoriuscita dalla violenza.

Il contributo, non cumulabile con il “bonus psicologo”, previsto a livello nazionale, potrà essere fornito anche come rimborso diretto delle prestazioni rese in regime di libera professione, per una somma fino a 50 euro a seduta e fino a 2.500 euro totali nell’arco del 2024.  Saranno comunque i Comuni e le Unioni di Comuni a definire le modalità di erogazione del servizio, in collaborazione con i Centri antiviolenza di riferimento.