Si è concluso sabato 16 marzo il progetto «Se mi dai un seme», che ha coinvolto ragazzi e ragazze della consulta di Fusignano in un’esperienza di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e in particolare sul valore degli alberi e dell’acqua.
L’iniziativa è stata organizzata dal circolo Arci «Brainstorm» di Fusignano, con il sostegno di Arci Ravenna e il patrocinio dell’Amministrazione comunale, e si inserisce nell’ambito del progetto europeo «Aka – Active citizens», finanziato per mezzo del programma Cerv (Citizens, equality, rights and values).
Il percorso ha coinvolto la Consulta in due uscite sul campo, due laboratori e un evento finale di «Guerrilla gardening».
Le uscite, condotte da Romagna Sentieri, sono state propedeutiche alla contestualizzazione del progetto: con una visita al Bosco di Fusignano e un’escursione sull’argine del fiume, i ragazzi hanno osservato e imparato nozioni utili sull’utilità degli alberi e sul”importanza dell’acqua; lezioni «da portare a casa» e da trasmettere agli adulti, per immaginare città più verdi e, quindi, più belle da vivere.
Nel corso dei laboratori, tenuti al Cerchio da Alice Lucci, i partecipanti hanno invece creato delle «seed bombs», delle piccole «bombe di semi» da lanciare in luoghi che i bambini e i ragazzi hanno individuato durante le escursioni e che hanno ritenuto idonei alla crescita libera di alberi e piante. Ciascuna bomba conteneva – oltre a una piccola quantità di compost – o una ghianda, oppure semi di fiori per aiutare le centinaia di specie di insetti impollinatori utili non solo all’ambiente, ma anche all’agricoltura.
L’uscita del 16 marzo è stata infatti una vera e propria azione di «guerrilla gardening», oltre che un momento di restituzione del percorso fatto dai ragazzi nei confronti della comunità e degli adulti e di confronto con le istituzioni: i bambini, ma anche gli adulti accompagnatori del gruppo camminatori di Auser, hanno lanciato le piccole bombe sul terreno, con l’auspicio che un giorno i semi contenuti possano schiudersi e crescere indisturbati; al Comune spetterà il compito di preservare i luoghi dagli sfalci, che in un contesto naturale possono essere limitati o addirittura azzerati, per migliorare le condizioni di salute del terreno (l’erba alta, oltre a dare rifugio e nutrimento a numerose specie animali, aiuta anche a trattenere l’umidità nei mesi più caldi e fornisce concime naturale e a costo zero al suolo).
Infine, in alcuni alberi all’ingresso del bosco, sono stati appesi alcuni manufatti sempre in terracotta, con brevi messaggi di sensibilizzazione sull’importanza del verde nei contesti urbani.