Giovedì 7 marzo nel Salone estense della Rocca si è tenuto un incontro formativo sul tema «molestie sessuali e responsabilità del datore di lavoro».
L’incontro era rivolto a dirigenti e amministratori dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e rientra in un più ampio percorso di sensibilizzazione sul tema delle pari opportunità sul luogo di lavoro.
L’iniziativa, moderata dalla Dirigente dell’Area Risorse Umane, Francesca Cavallucci, è stato il primo di una serie di percorsi formativi che interesseranno trasversalmente tutto il personale dell’Unione e dei Comuni, con l’obiettivo di consolidare un ambiente di lavoro sano e rispettoso delle persone prima di tutto.
«Il mondo cambia molto velocemente – ha sottolineato in apertura la presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Eleonora Proni – e con lui le sensibilità e i modelli relazionali. Necessitiamo di liberarci di modelli relazionali tossici che spesso sono ancora troppo presenti sui luoghi di lavoro non garantendo a tutte e a tutti lo stesso diritto di sentirsi sicuri e rispettati. Abbiamo voluto avviare questo percorso ora perché riteniamo che sia un’opportunità per tutti, per noi amministratori di oggi e per quelli del futuro, per mettere al centro dell’agenda politica un tema di cui evidentemente c’è ancora troppa poca consapevolezza».
Per l’occasione sono intervenute Sonia Alvisi, consigliera di parità della Regione Emilia-Romagna, che ha parlato del suo ruolo e delle discriminazioni di genere e molestie sul lavoro; l’avvocata Antonella Rimondi, che ha parlato degli obblighi del datore di lavoro; Carlo Sorgi, già presidente della sezione lavoro del Tribunale di Bologna, che ha parlato delle responsabilità del datore di lavoro rispetto alle molestie sul luogo di lavoro.
«Esprimo soddisfazione per il percorso avviato in sinergia con l’Unione dei Comuni Bassa Romagna – sottolinea la consigliera di parità della Regione Emilia-Romagna Sonia Alvisi -. La figura della Consigliera di Parità ha elevate potenzialità ma è ancora poco conosciuta. Istituita per la promozione e il controllo dell’attuazione del principio di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione tra uomini e donne nel mondo del lavoro, svolge attività di rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, promozione di progetti di azioni positive in materia di pari opportunità, tutela contro le discriminazione di genere sul lavoro, sia in via conciliativa che in giudizio quando si rende necessario».