“Non mi ricandiderò alle prossime elezioni comunali” a confermare il passo indietro è il sindaco di Solarolo Stefano Briccolani.
“Questa decisione era stata maturata già un anno fa e comunicata alla parte politica che mi ha sostenuto nel mio percorso” spiega il sindaco uscente. “Il doppio ruolo di Sindaco e di lavoratore, in anni così travagliati, mi ha costretto a trascurare la famiglia e la mia professione, e certamente l’alluvione e le sue conseguenze sul piano umano non potevano farmi cambiare idea.
Il senso di responsabilità con cui ho sempre affrontato questo ruolo e che mi ha visto presente in ogni contesto decisionale – in modo maniacale quando era necessario – per meglio orientare e difendere gli interessi della comunità che rappresento, mi ha spinto a immaginare un futuro Sindaco che, anche facilitato da una situazione professionale diversa, possa riuscire a dedicarsi in modo quasi totale a questo ruolo.
Io non sono nelle condizioni di farlo nei prossimi anni e ho altre priorità”.
Briccolani traccia un bilancio dei 5 anni alla guida di Solarolo: “Nonostante il Covid e la tragedia dell’alluvione, il programma di mandato è stato quasi completamente realizzato e la ricostruzione post alluvione della parte pubblica è ben avviata, nonostante la quasi totale assenza dello Stato sul fronte finanziamento opere pubbliche da ripristinare. A oggi ci sono oltre quattro milioni di interventi finanziati – quasi tutti con risorse proprie e con un grande apporto da donazioni private – e in parte già avviati o vicini ad esserlo. Un lavoro ben impostato, con una grande attenzione al comfort, al miglioramento degli spazi e ai consumi energetici, che dovrà essere traghettato nei prossimi due anni (rispettando il piano delle priorità già stabilito) per ridare al paese strutture recuperate e migliorate.
Lascerò un bilancio del Comune molto sano e con altre risorse disponibili. L’indebitamento è quasi azzerato (una virtù di pochi enti pubblici), con la conseguenza che non abbiamo dovuto alzare nessuna tassa e abbiamo potuto rendere i servizi ancora meno cari di quanto lo fossero nel passato (questo in rapporto al costo della vita). Una base di partenza certamente importante per chi verrà.
Il focus del nostro quinquennio è stato tutto ciò che attiene ai più piccoli, alle giovani famiglie e ai loro ragazzi. Lasciamo una situazione certamente migliorata, fatta salva, ovviamente, la ricostruzione”.
“Mi auguro che i miei concittadini sapranno scegliere chi lavora per unire e non per dividere. Mi auguro che sapranno apprezzare idee concrete e programmi possibili, distinguendole da promesse elettorali senza base e senza conoscenza. Mi auguro che sceglieranno chi ama e conosce il paese e lo ha dimostrato senza suonare le campane. Spero che sciacalli e avvoltoi verranno riconosciuti per quello che sono e si capisca che non possono fare il bene della comunità né ora né mai.
Ringrazio fin da ora chi fino all’ultimo ha provato a farmi cambiare idea, e chi mi ha sempre sostenuto in questi anni lasciandomi muovere in assoluta autonomia.
Sono certamente stato più bravo a fare che a raccontare. Ma questo è il mio modo di essere e neppure il ruolo di primo cittadino è riuscito a cambiarlo. Ed è quello che continuerò a fare col massimo impegno nei tre mesi che ho davanti per garantire il miglior futuro possibile al mio paese”.