Nasce “Pagine d’arte” la rassegna di letteratura ed arte al MAR di Ravenna e ScrittuRa festival a cura di Matteo Cavezzali.
Cinque appuntamenti per esplorare l’arte e i suoi protagonisti attraverso libri e fumetti. Tutti gli incontri si svolgono al MAR alle 17.30 e sono ad ingresso gratuito.
Apre la rassegna il 14 febbraio Leo Ortolani, uno dei più importanti e premiati fumettisti italiani, padre di fumetti di culto come Rat-Man, Cinzia e molti altri, nonché già autore per Marvel di un ciclo di storie de i Fantastici Quattro. Al Mar parlerà del rapporto tra immagine e destino con “Tarocchi” (Feltrinelli).
Il 22 febbraio sarà ospite Paolo Bacilieri con “Piero Manzoni. Basta a ciascun giorno la sua pena” (Coconino Press). Genio irriverente, Piero Manzoni attraversò come una meteora le avanguardie europee del Secondo dopoguerra, lasciandoci linee da srotolare, sculture gonfiabili o commestibili, i celebri Achrome e soprattutto la pratica di un’arte totale che non distingue tra opera e vita. Paolo Bacilieri ricompone la traiettoria di questa bruciante parabola umana, incrociando documenti ed evocando con minuziosa passione le architetture della sua città. Una Milano comica, malinconica e tragica, rinata dalle macerie e lanciata verso il boom economico, “corrotta fino allo spasimo” eppure ribollente di creatività.
Il 2 marzo Otto Gabos parlerà di “Goya e la tentazione dell’abisso” (24 Ore Cultura).
Un’immersione e un confronto serrato con l’opera dell’artista, il suo tempo e la sua straordinaria attualità.
Otto Gabos ha deciso di adottare l’autofiction e ha raccontato senza filtri il suo incontro con Goya: dalla lettura e la ricerca attraverso saggi e cataloghi all’immersione totale che lo ha portato a ricreare condizioni di lavoro che rispecchiassero quelle di Goya, come la simulazione di sordità; dai laboratori di grafica d’arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna in cui ha studiato, per capire e infine realizzare un’acquaforte ispirata, molto vagamente, ai Capricci, fino alla visita di Madrid e dei luoghi di Goya, disegnando un carnet di viaggio incluso nel libro. E infine, la frequentazione del sogno e dell’incubo, temi cari a Otto Gabos e trait d’union con l’opera di Goya.
Il 18 aprile Mara Famularo “Destinazione Manga” (IL Mulino).
Negli ultimi anni, in Italia come in molti altri paesi, i manga hanno conquistato sempre più spazio nelle librerie e sbancato le classifiche di vendita. Da lettura di nicchia sono diventati un fenomeno globale. Ispirano film e serie tv; piacciono agli adolescenti come agli ultraquarantenni. Facciamo il punto su questo fenomeno culturale e di consumo, per capire quali sono stati i primi manga ad arrivare in Italia e attraverso quali vie, quali i più letti, le serie più longeve, i generi e i lettori di riferimento. Scopriamo cosa vuol dire creare manga, quale mondo ruota loro intorno e come sono entrati nelle nostre vite. Un libro per chi li legge, li ama e vuole saperne di più, e per chi, incuriosito, non ha ancora le idee chiare ma vorrebbe averle.
19 maggio lo storico dell’arte Jacopo Veneziani “La grande Parigi. 1900-1920. Il periodo d’oro dell’arte moderna ” (Feltrinelli).
Ottobre 1900. Dopo un estenuante viaggio di trenta ore, due giovani artisti arrivano alla Gare d’Orléans, carichi di bagagli e attrezzi del mestiere, ma soprattutto di sogni. Si chiamano Pablo Picasso e Carlos Casagemas. Fuori li aspetta, immensa ed elettrizzante, Parigi, il luogo in cui – dopo la rivoluzione degli Impressionisti e di straordinari scultori come Auguste Rodin – ogni artista vuole essere. È la città degli infiniti cantieri e dell’Esposizione Universale, delle invenzioni mirabolanti e delle folle febbrili. Ovunque rimbomba il brulicare minaccioso ed eccitante della grande metropoli, con le sue luci, i teatri e i locali notturni, ma anche con le sue librerie e le nuove gallerie d’arte. Jacopo Veneziani accompagna passo passo il lettore per le strade della Parigi di quegli anni, e ci racconta la grande capitale nel momento magico e irripetibile in cui divenne, come scriverà Gertrude Stein, “il posto dove bisognava essere per essere liberi” e l’epicentro dell’arte mondiale. La abitano pittori e poeti squattrinati che si incontrano nello sgangherato Bateau-Lavoir a Montmartre, i Fauves trascorrono giornate intere a dipingere sulle rive della Senna, gli eccentrici futuristi sognano di scalzare il Cubismo, e le serate scorrono discutendo di arte africana o declamando versi seduti en terrasse in un caffè del Carrefour Vavin, cuore pulsante di Montparnasse. Mentre il demone della modernità contagia chiunque sia di passaggio in città con una furia creativa che non ha precedenti. Un viaggio che ci conduce dal 1900 al 1920, anni di straordinario fervore culturale e indicibile catastrofe. In compagnia di ineguagliabili artisti come Picasso, Matisse, Modigliani, Soutine, Chagall, Brâncuși, di singolari poeti come Guillaume Apollinaire, Max Jacob e Jean Cocteau, di eroine silenziose come Berthe Weill, Fernande Olivier e Jeanne Hébuterne, protagonisti di un sorprendente racconto corale che ci svela perché, allora, solo Parigi poteva diventare la capitale mondiale dell’arte.
Jacopo Veneziani è divulgatore e dottorando in storia dell’arte moderna all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne di Parigi, ha una rubrica settimanale dedicata alla storia dell’arte nel programma Le parole della settimana, condotto da Massimo Gramellini su Rai3.