Il Comune di Lugo e l’Associazione Avvocati Lughesi promuovono l’intitolazione del Palazzo di Giustizia di Lugo all’avvocato Mario Ricci.
La cerimonia è in programma il 12 gennaio alle 11, alla presenza dei vertici locali dell’avvocatura, della magistratura e del Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia Alberto Rizzo.
Mario Ricci, nato nel 1889 e scomparso nel 1976, fu tra gli avvocati più noti e stimati nella Romagna del suo tempo, assumendo la difesa nei più celebri processi tra cui, appena venticinquenne, quello per i fatti insurrezionali della Settimana Rossa. Oltre a essere stato membro del Comitato di Liberazione Nazionale, fu il primo Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna dal 1944 quando, dopo il ventennio fascista, fu ricostituito l’Ordine forense, in un’epoca in cui ancora si combatteva, e rimase in carica, ininterrottamente, fino al 1967. Fu anche Presidente, nel primo dopoguerra per oltre venti anni, della maggiore banca cittadina, la Cassa di Risparmio di Lugo. Nel 1946 fu candidato socialista all’Assemblea Costituente non riuscendo tuttavia, nonostante il numero molto alto di preferenze raccolte, ad essere eletto. Oggi all’interno della Biblioteca Trisi è custodito il suo omonimo fondo, che raccoglie numerosi testi e volumi soprattutto in ambito giuridico.
“Intitoliamo il Palazzo di Giustizia a un grande lughese, un professionista di grande coerenza di cui vorremmo, anche grazie a questa iniziativa, promuovere una maggiore conoscenza tra la cittadinanza – spiega il sindaco Davide Ranalli -. E’ una giusta iniziativa e ringrazio l’Associazione Avvocati Lughesi per averla pensata”. Per il presidente dell’Associazione Avvocati Lughesi Angelo Bartolotti:“Ricordare Mario Ricci, nell’ottantesimo anniversario della sua nomina a Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna, vuole essere un richiamo alla necessità di non disperdere il patrimonio di valori della nostra società, oggi sempre più rivolta allo sviluppo scientifico e tecnologico, perfino alle soglie dell’introduzione dell’intelligenza artificiale. A tal fine è importante e significativo rilevare come l’iniziativa di recuperare la memoria di un grande personaggio, protagonista indiscusso della nostra società civile e dell’attività forense, abbia trovato l’adesione e la sensibilità dell’Amministrazione Comunale, oltre che il sostegno convinto dell’Avvocatura e della Magistratura”.