“Da più parti ci giungono segnalazioni di ipotetici episodi di uccisioni di daini della pineta di Classe, che si starebbero svolgendo in questi mesi, anche in giorni molto recenti” a dirlo è Italia Nostra, sezione di Ravenna, da tempo impegnata contro l’uccisione di daini nella pineta.
“Dai nostri sopralluoghi sembrerebbe che la loro presenza sia effettivamente diminuita in maniera notevole, sempre sottolineando che si tratta solo di una considerazione che sarebbe da confermare o smentire tramite monitoraggi accurati su larga scala. Di certo, comunque, non sembrano esser stati pubblicati nuovi provvedimenti inerenti la questione – e tantomeno la sicurezza sulle strade – nonostante il Prefetto affermasse pubblicamente oltre un anno fa (luglio 2022) che ‘La Prefettura ha il dovere di accelerare le soluzioni anche quando non le competono direttamente, come in questo caso. Mettere insieme tutti i soggetti per la massima condivisione possibile e poi pretendere che le soluzioni individuate si attuino in tempi rapidi, perché le Associazioni di categoria meritano risposte ai problemi che sollevano.’ “
Secondo Italia Nostra: “Di certo anche c’è il fatto che ancora non è stato inviato il verbale dell’incontro tenuto presso il Parco del Delta del Po il 6 novembre 2023 alla presenza delle associazioni di protezione ambientale ed animale (tra cui Legambiente Emilia-Romagna che aveva proposto l’incontro), nel quale si chiedeva, tra l’altro, di poter effettuare censimenti in contraddittorio e con tecnologie avanzate ed attendibili. Nell’incontro veniva rilevato dallo stesso Parco come le metodologie da loro usate per il conteggio fossero differenti da quelle adottate dalla Regione (con dati discrepanti a discapito del conteggio di quelli di Classe) e, come evidenziato dalle associazioni, non fosse stata finora stimata la presenza dei lupi né l’impatto della loro predazione sui daini”.
Italia Nostra quindi chiede “se la Regione o altri Enti quali Parco del Delta del Po, Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna, Prefettura, Carabinieri Forestali, Carabinieri Forestali Biodiversità, ecc., abbiano predisposto una qualche forma di uccisione dei daini presso la Pineta di Classe e, se confermato, le uccisioni avvengano con quali autorizzazioni e delibere, in quali forme, da parte di chi, e con quali tempistiche. Tra l’altro, se ciò fosse confermato, potrebbe corrersi il serio rischio che la famiglia di lupi vada in dispersione nei territori circostanti, andando in crisi la loro sussistenza. Al contempo, ci chiediamo quali e quanti siano stati i controlli predisposti per l’anno 2023 dalla Polizia Provinciale di Ravenna nelle zone in cui vivono i nuclei di daino della Pineta di Classe per contrastare eventuali episodi di bracconaggio”.