“Il settore del Trasporto Pubblico Locale è in forte crisi ormai da troppo tempo. Il mancato rifinanziamento del Fondo Nazionale per i Trasporti ha esacerbato ancora di più le problematiche di un settore che da troppo tempo non vede risposte economiche adeguate per i lavoratori, che nel contempo sono sempre più vessati da orari e nastri lavorativi eccessivi, carichi di lavoro fuori controllo e insoddisfazione dei cittadini/utenti per un servizio sempre più scarso e inadeguato e l’aumento esponenziale di corse saltate e soppresse che porta gli utenti a scaricare le proprie insoddisfazioni sugli autisti che rappresentano la prima interfaccia dell’azienda. Il che genera un ulteriore carico in termini di stress lavoro-correlato per gli operatori di esercizio” Filt Cgil Emilia-Romagna e Faisa-Cisal Emilia-Romagna hanno inviato alla stampa una nota congiunta.
“Una situazione fuori controllo che naturalmente non può che rendere sempre meno attrattivo questo mestiere ingenerando un circolo vizioso determinato dalla cronica carenza di personale e la difficoltà a reperire nuovi autisti (proprio per le difficili condizioni operative e per i bassi salari), che determinano il continuo peggioramento del servizio e l’incrementale insoddisfazione dell’utenza.
Se questo è il quadro generale a livello nazionale nel settore, la situazione di Start Romagna è ancora più drammatica per la cronica mancanza di risposte contrattuali e salariali ai lavoratori.
Se è vero che la mancanza del trasferimento di risorse adeguate dal Fondo nazionale è certamente la causa principale della crisi del settore è altrettanto vero che l’assenza di risposte contrattuali e salariali per i lavoratori hanno ancor più incancrenito la situazione fino ad arrivare agli eccessi dell’ultimo periodo che hanno visto la soppressione e la cancellazione di centinaia di corse, generando la rabbia degli utenti.
Occorre che la dirigenza di Start dia corso, come prima risposta salariale, alle ipotesi di accordo sul premio di risultato sottoscritto con le rappresentanze sindacali di Filt-CGIL e Faisa-CISAL e che riapra al più presto le relazioni sindacali e i tavoli di confronto aperti sul contratto integrativo per i lavoratori cosiddetti “neoassunti” di Start (ovvero i lavoratori assunti post 2012, dall’anno della costituzione della società unica operante sui bacini di Forlì-cesena, Rimini e Ravenna).
Tale tavolo, in un quadro di discussione con la dirigenza aziendale diviso su due tavoli (Filt-CGIL, Faisa-CISAL e Fit-CISL da una parte; Uil, Usb e Ugl dall’altra) è proseguito più meno parallelamente sino al 24 Novembre, sino a giungere ad una ipotesi di accordo su cui le rappresentanze sindacali parevano poter convergere; salvo poi all’atto dell’espressione di una adesione formale che potesse consentire di erogare il premio entro la fine del 2023 per i lavoratori, in data 27 Novembre le sole Filt-Cgil e Faisa-Cisal hanno formalizzato disponibilità ad una sottoscrizione su un accordo per il premio di risultato che consentisse di dare una prima risposta economica ai lavoratori. A tale accordo poi erano strettamente connesse le trattative per l’accordo sui “neoassunti” e sullo smart working per le quali già erano state previste due giornate di trattativa non stop per i giorni 11 e 12 dicembre. Giornate che sono saltate per via di questa balcanizzazione del quadro di trattativa sindacale.
Nei giorni scorsi Filt-CGIL e Faisa-CISAL hanno svolto le assemblee sindacali nei vari bacini interessati dall’attività aziendale e hanno raccolto (dalla parte dei lavoratori che hanno partecipato)
un mandato a proseguire nel solco di quanto sopra descritto pertanto chiedono alla dirigenza aziendale di dare corso agli impegni a cui si è pervenuti con l’ipotesi di accordo del 27 novembre scorso.
Contestualmente richiedono il riavvio dei tavoli di trattativa sui “neoassunti” e sullo smart working al fine di dare una risposta complessiva alle esigenze dei lavoratori che consenta anche una ripresa di idonee condizioni di servizio, con reciproca soddisfazione delle parti.
Nel contempo Filt-CGIL e Faisa-Cisal ritengono che al netto degli impegni urgenti di presa d’atto e di responsabilità richiesti formalmente alla dirigenza aziendale, sia inoltre necessario ed opportuno che i lavoratori interessati si esprimano democraticamente sui risultati sin qui perseguiti e si predisporranno all’organizzazione degli opportuni momenti di verifica e consultazione democratica”.