“Come +Europa Ravenna sosteniamo la campagna nazionale per la coltivazione domestica della cannabis che +Europa promuove, insieme all’associazione Meglio Legale, e invitiamo cittadini e cittadine di Ravenna a firmare: è possibile farlo sul sito iocoltivo.org tramite firma digitale.

Siamo da sempre per la legalità e contro la cultura dello sballo, che invece piace molto ai poteri criminali, con questa proposta di legge popolare vogliamo garantire un uso sicuro e consapevole della cannabis, togliendo dalle mani delle mafie il potere e la ricchezza che deriva dalla sua vendita. Oggi spacciatori e poteri criminali gestiscono un facile contatto con 6 milioni di persone (i consumatori stimati in Italia) e con un meccanismo di mercato (criminale) che favorisce il passaggio a droghe più remunerative e pericolose. Legalizzare la cannabis vuol dire colpire la mafia e il narcotraffico, sfoltire il sistema giudiziario italiano oggi intasato da procedimenti per reati minori e quindi contrastare il sovraffollamento carcerario; ma vuol dire soprattutto combattere la cultura dello sballo a favore di una cultura di responsabilità.

Con questa norma daremmo soluzione anche al problema del reperimento di cannabis per uso terapeutico, già oggi legale ma reso problematico con persone malate costrette a lunghe e difficili trafile burocratiche, insopportabili per chi soffre ed è così, spesso, costretto a ricorrere al mercato clandestino.

La proposta di legge prevede la coltivazione domestica fino a un massimo 4 piante, la possibilità di detenere fino a 25 grammi e la nascita dei cannabis social club, associazioni senza scopo di lucro, nonché luoghi di ritrovo, in cui la cannabis viene coltivata e condivisa. Prevista anche la rimozione delle sanzioni amministrative per chi consuma o detiene per uso personale la cannabis, a condizione che avvenga nel rispetto della normativa introdotta con la proposta.

Altri paesi europei, come la Germania, stanno superando il proibizionismo, decriminalizzando la coltivazione per uso personale e legalizzando la cannabis. L’Italia rischia di restare indietro anche rispetto a una politica di buon governo che è già realtà in buona parte degli Stati americani, oltre che in Canada e in Messico.”