Il mercato è parte dell’identità di Lugo. Una forma di commercio così antica che in questa città ha addirittura 600 anni e si è rinnovata nei secoli. Il mercato tradizionale del mercoledì è un appuntamento fisso, scolpito nella memoria dei lughesi e degli abitanti della Bassa Romagna ma ben conosciuto anche al di fuori dei confini territoriali.
Il mercato in questi anni è sicuramente cambiato seguendo anche le modifiche che ha vissuto il commercio ambulante ma quello che non è cambiato e costituisce l’attrattività di questa esperienza è la caratteristica di servizio di prossimità, anche di prodotti che non si trovano facilmente. I mercati sono un elemento qualificante della Bassa Romagna, si svolgono nei centri e nelle frazioni mantenendo un legame fortissimo con il territorio perché dove c’è un mercato c’è comunità.
Dalla metà degli anni ‘80 si svolgono i mercati natalizi inizialmente inquadrati come mercati straordinari e poi come Fiere di Natale. Anche quest’anno a Lugo la Fiera di Natale caratterizza le domeniche precedenti alla festa: si parte domenica 10 dicembre poi 17 e 24, alla Vigilia, sempre dalle 8 alle 20. Dal 2007 si è aggiunta la Fiera dei Saldi che accompagna l’avvio del periodo degli sconti, nel 2024 l’appuntamento è il 14 gennaio e chiude simbolicamente il calendario degli appuntamenti delle festività.
L’assessore alle Attività Produttive Luciano Tarozzi sottolinea che: “Gli ambulanti con le loro attività e la poliedrica varietà dei prodotti e i commercianti del Centro offrono un servizio completo ai cittadini della Bassa Romagna e delle città vicine e tutto contribuisce, insieme alle moltissime iniziative che il Comune di Lugo e le varie Associazioni (attraverso la partecipazione al bando specifico) stanno organizzando, a rendere più accogliente ed attraente la nostra città nel periodo delle festività del Natale ed in vista del nuovo Anno”.
Si tratta di mercati non alimentari, quindi diversi da quelli del mercoledì, che vedono anche la presenza di banchi con dolciumi, frutta secca, calze della befana, giocattoli, caladarroste e piadine. A caratterizzare questi mercati è la ricca diversificazione merceologica che comprende abbigliamento/calzature uomo donna bambino, intimo, cappelli, ombrelli , pelletteria, bigliotteria, prodotti di profumeria, tessuti e corredo per la tavola e per la casa, oggetti in vimini e tanto altro. La diversificazione caratterizza anche la qualità dei prodotti e conseguentemente i prezzi, rendendo interessante la visita a caccia di buone occasioni di acquisto.
Per Luciano Facchini di Confcommercio Ascom, “i mercati Natalizi – come dimostra anche il mercato settimanale di Lugo del mercoledì – contribuiscono alla attrattività e vitalità della città, con occasioni di acquisto che sono un momento prezioso di socialità e condivisione, come tutti hanno avuto modo di apprezzare dopo le loro forzate interruzioni a causa di emergenze e calamità”.
Per Barbara Montanari di Confesercenti “il commercio su aree pubbliche è un aspetto che caratterizza il nostro territorio non solo per una tradizione plurisecolare ma anche per l’efficacia che dimostra tutt’oggi nel servire un’area policentrica come la Bassa Romagna, distribuita in tanti agglomerati urbani”.
Montanari e Facchini aggiungono infine “per le Associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, è importante il continuo confronto con l’Amministrazione Comunale per garantire l’efficienza e l’attrattività del mercato, confronto che ha avuto una battuta d’arresto a causa degli eventi alluvionali e che auspichiamo riprenda quanto prima”.
Durante la conferenza stampa l’assessore Tarozzi ha garantito che il confronto riprenderà appena gli uffici competenti saranno sollevati dalle tante incombenze sulle pratiche dell’alluvione che li stanno tenendo occupati.