Entra nel vivo il processo a Mauro Guerra, il veterinario di Sant’Antonio chiamato a rispondere di 27 capi d’imputazione, fra cui anche maltrattamenti e uccisione di animali. E proprio dalla soppressione del cane Balto, di proprietà dell’ex direttrice del carcere di Ravenna, è iniziata tutta l’indagine che ha portato al sequestro dell’ambulatorio del dottore e alla radiazione determinata dall’Ordine dei Veterinari di Ravenna, un provvedimento contro il quale Guerra ha presentato ricorso e ora si è in attesa del giudizio definitivo degli organi preposti.
Nel frattempo nel palazzo di giustizia di Ravenna il dibattimento vero e proprio è iniziato. Presente lo stesso Mauro Guerra. Martedì la polizia locale ha raccontato come e perché sono iniziate le indagini a carico di Guerra. Tutto nasce il 19 agosto 2020. Un agente fuori servizio sente un cane lamentarsi in maniera stentata nella zona di via Lercaro. Riesce a rintracciare l’animale, il cane Balto, un labrador, e lo trova immobile, affannato, sotto una siepe in una giornata di caldo afoso.