Un importante evento a livello internazionale, per riflettere sulla geopolitica nel Mediterraneo in un momento particolarmente delicato, alla presenza di personalità di grande rilievo a livello politico, diplomatico e accademico.
Nel pomeriggio di mercoledì 29 novembre, a partire dalle 17:30, Ravenna ospita infatti l’evento “Mediterraneo, mare di conflitti, mare di speranze”, che si chiuderà con la consegna dei primi premi di laurea dedicati alla memoria di Samuel Paty, insegnante francese assassinato nel 2020 da parte di un giovane integralista islamico di nazionalità cecena.
L’iniziativa, aperta al pubblico, è organizzata dal Corso di Laurea Triennale di “Storia, Società e Culture del Mediterraneo” dell’Università di Bologna-sede di Ravenna, Dipartimento di Beni Culturali, coordinata dal professor Michele Marchi.
L’evento inizierà con i saluti istituzionali di Mario Angelo Neve, Presidente del Campus di Ravenna; Luigi Canetti, Università di Bologna; Fabio Sbaraglia, Assessore alla Cultura e all’Università Comune di Ravenna; e Castrese De Rosa, Prefetto di Ravenna.
Il tema “Perché un premio di laurea “Samuel Paty”?” sarà affrontato da
Michele Marchi, Università di Bologna; Cristophe Capuano, professore all’Université Grénoble Alpes e amico di Paty; e dal Console generale di Francia a Milano, François Bonet.
Seguirà poi un dialogo di sicuro spessore, intitolato “Al di qua e al di là del Mediterraneo”, coordinato da Alberto Pagani dell’Università di Bologna (già Parlamentare), a cui parteciperanno uno dei più influenti storici francesi contemporanei, Marc Lazar (Sciences Po – Paris/Luiss Guido Carli Roma) e l’ex ministro Marco Minniti (Fondazione MedOr).
Infine, iI Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna,
Ing. Ernesto Giuseppe Alfieri, procederà alla consegna dei due premi di laurea “Samuel Paty”, alle due tesi selezionate fra quelle recentemente discusse dai primi sette laureati del Corso di Laurea Triennale di “Storia, Società e Culture del Mediterraneo”.
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L’idea del premio di laurea Samuel Paty nasce all’indomani del tragico e barbaro assassinio perpetrato il 16 ottobre 2020 in una piccola cittadina nella regione parigina, ad opera di un diciottenne ceceno, radicalizzato su internet: che agì dopo aver sentito alcuni messaggi del padre di una delle studentesse del giovane professore attaccarlo e calunniarlo di insulti nei confronti dell’Islam e del profeta Maometto. In realtà il giovane professore di storia, geografia ed educazione civica aveva come unica colpa quella di aver svolto alcune lezioni sulla libertà di coscienza, di stampa e anche di critica delle religioni, mostrando alcune immagini delle cosiddette vignette di Maometto, originariamente pubblicate in Danimarca e poi riprese da Charlie-Hebdo. Paty era stato invece attento a non urtare la sensibilità della classe, premettendo addirittura che qualora qualcuno si fosse sentito urtato dal tema o dalle immagini avrebbe potuto coprirsi gli occhi o lasciare senza problemi la classe. Da quel momento iniziò una campagna d’odio, veicolata in particolare dai social media e nello specifico dal padre di una alunna, peraltro nemmeno presente in aula quel giorno
Il Dipartimento di Beni Culturali dell’ateneo di Bologna decise nel dicembre del 2000, su sollecitazione del coordinatore del nuovo corso di laurea in Storia, Società e Culture del Mediterraneo, di proporre l’attivazione di un premio di laurea intitolato a Samuel Paty in quanto simbolo di una scuola che vuole svolgere il suo dovere civico, ma anche in quanto eroe tragico di un mondo attraversato da tensioni troppo spesso veicolate ed ingigantite dalla pazzia dei cosiddetti social. Ricordare Paty significa riscoprire l’importanza dello studio, del pensiero critico ma anche del rispetto delle opinioni e dei credi, della libertà di espressione e di culto ma anche di quella di satira.
Da inizio 2021 il Corso di laurea Storia, Società e Culture del Mediterraneo, sostenuto dall’assessorato all’Università del Comune di Ravenna, si è mosso per trovare il finanziamento necessario a bandire le prime due borse per premiare le prime tesi. Grazie alla sensibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna l’iniziativa si concretizza oggi, volutamente a tre anni dalla tragica morte, nell’ottica di premiare i primi laureati del corso di laurea triennale in Storia, Società e Culture del Mediterraneo. Si tratta di due premi, da 1500 euro ciascuno, vincolati alla prosecuzione degli studi per i vincitori, che dovranno iscriversi ad un corso di laurea magistrale o ad un master assimilabile ad una laurea specialistica.
“Il 29 novembre 2023 – sottolinea il professor Marchi – Samuel Paty sarà onorato non solo con l’attribuzione dei due premi di laurea ma promuovendo un approfondimento scientifico: un evento pensato non solo per gli studenti del Campus di Unibo di Ravenna, ma – come sempre accaduto nei tre anni trascorsi – per tutta la cittadinanza ravennate, con un dialogo sui drammi, le sfide ma anche le grandi opportunità che caratterizzano i rapporti tra le due sponde del Mediterraneo”.