“Ravenna in Comune aveva chiesto ancora nel luglio scorso al Sindaco di far valere il peso di Ravenna in Start Romagna perché non aumentasse il costo dei titoli di viaggio nel trasporto pubblico. La richiesta faceva perno sulla partecipazione maggioritaria di Comune e Provincia nella società romagnola tramite Ravenna Holding. Volevamo evitare che un ulteriore aumento si aggiungesse a quello stabilito per i tributi pubblici con ovvie ripercussioni sulla cittadinanza nel momento di fortissima difficoltà economica che colpisce tante e tanti. Come sempre il Sindaco non ha degnato di un cenno la richiesta per quanto quella di de Pascale fosse, come abbiamo contestato, «una decisione politica ben precisa ed una scelta che colpisce le fasce più deboli».
L’aumento è stato deliberato e, una volta entrato in vigore, abbiamo scoperto che era anche peggio del previsto. «Così oggi sono più cari tutti i cosiddetti titoli di viaggio, abbonamenti inclusi e si è aggiunta la mannaia sulle agevolazioni in precedenza previste per alcune categorie che in precedenza erano tutelate. Una forma particolarmente odiosa è stata quella di incidere sulle agevolazioni accordate alle categorie più fragili. Tanto per fare un esempio, un adulto over 70 godeva di una tariffazione agevolata che consentiva all’abbonato l’impiego senza limiti di bus urbani, mare e di tutti gli extraurbani, del distretto di Ravenna. Ora non più». Così Ravenna in Comune un mese fa ha messo l’accento sull’esigenza «di ripristinare quanto meno le agevolazioni per chi è in condizione potenziale di maggiore fragilità economica».
Anche questa volta nessun cenno è venuto dal cosiddetto “primo cittadino”. Si sono però aggiunte altre voci alla nostra, si sono moltiplicate le giuste lamentele da parte dell’utenza e si sono fatte carico di portare avanti la rivendicazione anche le forze sindacali nonché Federconsumatori. Replica di Start Romagna: non decidiamo mica da soli ma assieme a AMR e enti locali… Si è svegliato allora perfino Guido Guerrieri, amministratore di AMR (cioè l’Agenzia Mobilità della Romagna), ex assessore ravennate che deve la sedia a de Pascale, che non ha smentito le affermazioni di Start ma ha ammesso: «Siamo già al lavoro per il superamento di questa, come potremmo chiamarla, svista? Incidente di percorso? In ogni modo a breve saremo attorno a un tavolo per trovare la soluzione. Di certo è inaccettabile che gli over 70 si trovino a dover pagare un abbonamento il doppio del prezzo attuale».
A questo punto perfino le proverbiali tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo), ossia l’assessore provinciale, quello comunale e, soprattutto, de Pascale (che è sia sindaco che presidente della provincia) sono state costrette a smuoversi e hanno dichiarato: «in merito alle applicazioni della scontistica agli over 70 per quanto riguarda gli abbonamenti al trasporto pubblico locale ci muoveremo tramite l’agenzia Amr per ottenere un chiarimento e se necessari ulteriori incontri o l’avvio di un confronto con il gestore Start Romagna».
Ravenna in Comune ricorda allo smemorato de Pascale che, nella scorsa Consigliatura, era stato assunto il formale impegno, nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ad avviare il percorso per agguantare il risultato del trasporto pubblico gratuito ad emissioni zero. Solo a questa condizione ottenne l’assenso di Ravenna in Comune all’approvazione dello strumento di pianificazione il 19 gennaio 2019. La decisione di aumentare il costo del trasporto pubblico va esattamente nella direzione opposta rispetto all’impegno assunto, oltre a costituire un ulteriore colpo ai redditi famigliari già bersagliati dalle altre misure inflattive decise dallo stesso de Pascale. In attesa che batta un colpo almeno nei confronti della categoria degli utenti più anziani, ribadiamo che la scelta del tutto politica di penalizzare l’uso del trasporto pubblico va nell’opposta direzione rispetto agli sbandierati intendimenti di migliorare la mobilità urbana ed extraurbana. Ma, d’altra parte, non è certo la prima volta che de Pascale predica in un modo e razzola in un altro!”