Il rigassificatore di Ravenna sarà operativo nel primo trimestre del 2025. Fissato oggi in conferenza stampa il cronoprogramma dei lavori. I lavori per la piattaforma al largo di Punta Marina inizieranno il prossimo aprile. La condotta sottomarina verrà posata a cominciare da luglio. A dicembre i cantieri dovrebbero concludersi. La costruzione della diga a protezione dell’impianto a mare, però, sarà completata solo a fine 2025. Per il primo anno, quindi, il rigassificatore non sarà a pieno regime e non lavorerà con mare molto mosso. Saranno 300 milioni di euro le ricadute sul territorio a favore delle imprese impiegate nei vari cantieri. 15 milioni di euro invece l’indotto previsto per il ravennate ogni anno, quando il rigassificatore sarà avviato. 1 miliardo di euro l’investimento complessivo. Non sarà l’unico di Snam, che ha avviato un progetto pilota da 1 miliardo e mezzo, operativo nel 2024, per la cattura e lo stoccaggio di CO2 in Adriatico. S’inizierà con 25 mila tonnellate per puntare a 16 milioni.
Mentre sembrano procedere velocemente i lavori per la realizzazione della conduttura a terra, che, dalla centrale di Punta Marina, quella circondata dal bosco, porterà il gas al nodo di Fornace Zarattini.
E dopo il rigassificatore, Snam vede Ravenna cruciale per l’idrogeno verde.