Alteo Dolcini (Forlimpopoli 12 settembre 1923, Faenza 2 settembre 1999) è stato il promotore di una inesauribile attività per la riscoperta, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale ed economico della Romagna. Funzionario della pubblica amministrazione, giornalista e scrittore, Dolcini è stata una figura fondamentale, anticipatore ante litteram di temi legati alla valorizzazione, sul fronte della promozione turistica e culturale, della Romagna. A lui si devono ad esempio, la costituzione dell’Ente Tutela Vini di Romagna, del Tribunato di Romagna, della Società del Passatore e la creazione della Ca’ de Bé di Bertinoro, alla quale seguirono la Cà de Ven di Ravenna e la Cà de Sanzvés di Predappio. Altresì è stato il fondatore della rivista Mercuriale Romagnola, scrittore di ben ventisette libri su temi di carattere culturale, storico, amministrativo che hanno come filo conduttore la Romagna, ma anche ideatore della 100 km del Passatore, promotore della nascita dell’Ente Ceramica Faenza, dell’Ente Musica Romagna e dell’associazione «Fo-Fa» (Forlì-Faenza).
Nel periodo della sua attività la città di Faenza, anche grazie al suo interessamento, fu insignita del Premio Europa, attribuita sino ad allora solo a capoluoghi di provincia, riconoscimento assegnato a quelle municipalità che contribuiscono a promuovere una formazione culturale europea. Alteo Dolcini fu, tra l’altro, l’ideatore della Nott de Bisò quale momento sociale e “di popolo” legato al Palio del Niballo, nonché promotore dell’idea di una ceramica faentina quale biglietto da visita da donare a grandi personalità e durante eventi significativi per far conoscere la maestria dei nostri artigiani maiolicari nel mondo.
A cento anni dalla sua nascita, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Associazione Alteo Dolcini presieduta dal figlio Andrea, con il sostegno de La Cassa spa di Ravenna, ha deciso di promuovere un momento per ricordare la figura del segretario comunale, grande animatore culturale e sociale, e per illustrare l’importanza e l’attualità del suo lavoro. Nella sua lunga vita professionale e di impegno civico di Dolcini ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del territorio romagnolo in moltissimi ambiti, inserendo Faenza nell’alveo delle municipalità di respiro internazionale attraverso la valorizzazione delle eccellenze e delle sue unicità.
Il programma
Sabato 18 novembre, al cinema Sarti di Faenza (via Scaletta 10), alle ore 10 e a ingresso gratuito, è in programma ‘Alteo Dolcini, cultore della Romagna’, un convegno per ricordarne la figura. Dopo i saluti introduttivi di Andrea Dolcini (presidente Associazione Alteo Dolcini), interverranno per ricordare i diversi ambiti di interesse: Roberto Balzani, docente del Dipartimento di Storia Culture Civiltà – Università di Bologna; Bruno Marangoni, docente del Dipartimento di Colture Arboree – Università di Bologna; Silviero Sansavini, professore emerito dell’Università di Bologna; Claudio Casadio, già Sindaco di Faenza e Presidente della Provincia; Gabriele Albonetti, già Presidente della Provincia e Deputato della Repubblica; Salvatore Giannella, giornalista e divulgatore e Massimo Isola, Sindaco di Faenza. L’iniziativa sarà moderata dal presidente del Consiglio comunale di Faenza, Niccolò Bosi.
All’ingresso sarà possibile ritirare gratuitamente una copia degli atti del convegno, realizzata dal Comune di Faenza in collaborazione con l’Associazione Alteo Dolcini.
Al termine brindisi conclusivo in collaborazione con il Consorzio Vini di Romagna.