“Nel corso della seduta odierna della commissione consiliare Bilancio del Comune di Ravenna, presieduta da Giacomo Ercolani, dedicata a discutere la petizione, firmata da oltre 600 cittadini: “Stop pagamento utenze domestiche per i cittadini alluvionati Comune di Ravenna!”, ho presentato e illustrato, in collegamento con la petizione, la seguente mozione, affinché, nelle mie intenzioni, l’appello dei suddetti cittadini sia invece accolto dall’Amministrazione comunale. Ho chiesto che la mozione fosse valutata dalla commissione Bilancio nella seduta odierna stessa, ma la proposta, sottoposta dal presidente al voto dei commissari, è stata respinta col voto della maggioranza rispetto a quello favorevole dei gruppi di opposizione presenti (Lista per Ravenna, Lega per Salvini e La Pigna). La prima firmataria della petizione, dr.ssa Alessandra Musumeci, mi ha espresso apprezzamento per la proposta, che comunque dovrà essere discussa e votata dal Consiglio comunale in una delle sue prossime sedute, a cui potranno assistere, anche in presenza, i cittadini interessati.
Nel corso della seduta di cui sopra, la Giunta comunale ha confermato che, a fronte dell’alluvione in questione e dei danni enormi che ha prodotto sul proprio territorio e ai propri cittadini, l’Amministrazione della nostra città ha utilizzato finora e utilizzerà in seguito, “al 100%”, finanziamenti acquisiti da fonti esterne (donazioni in primis, Stato in seguito), trascurando di attingere, attraverso la benché minima variazione del proprio bilancio 2023 la cui entità è di 333 milioni tra spesa corrente e per investimenti, risorse finanziarie utili per venire incontro ai cittadini più colpiti e disastrati dall’alluvione, tra cui più gravemente gli abitanti di Fornace Zarattini e del forese costretti ad abbandonare a tempo indeterminato il proprio alloggio.
Considerato come sia assolutamente accertato e riconosciuto che la responsabilità di questa alluvione ricade non sullo Stato ma sul malgoverno pluridecennale del territorio locale, in termini di esagerato consumo del suolo, di malagestione dei fiumi, dei canali e delle altre risorse idriche, nonché di mancate opere infrastrutturali di difesa idraulica;
ritenuta possibile una rivisitazione del bilancio comunale 2023 (cosiddetta “spending rewiev”), in vista anche del prossimo bilancio 2024, che destini, ad esempio il 5% della parte corrente, sotto forma di contributi, a favore della cittadinanza più gravemente colpita dall’alluvione, soddisfacendo le richieste avanzate dalla petizione in oggetto.
Il consiglio comunale di Ravenna invita la giunta de Pascale a proporre un riesame del bilancio comunale 2023 nel senso sopraddetto, al fine di destinare, sotto forma di contributi, una parte della propria spesa corrente ordinaria, tagliando o rinviando interventi non indispensabili o meno urgenti, agli abitanti di Fornace Zarattini e del forese costretti ad abbandonare a tempo indeterminato il proprio alloggio, rimborsando loro le spese sostenute per le utenze domestiche.