Sabato 28 ottobre, dalle 10, nella sala dantesca della biblioteca Classense, storici, giuristi, politologi e imprenditori si confronteranno sulle dinamiche di sviluppo politico-culturali ed economiche dell’area balcanica.

La mattinata si apre con i saluti istituzionali di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e di Karin Pallaver, delegata del Magnifico Rettore dell’Alma Mater per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo.

Il primo panel, coordinato da Alberto Pagani (professore a contratto presso il dipartimento di Beni Culturali dell’università di Bologna, Campus di Ravenna) affronterà la dimensione economico-culturale delle relazioni tra Ravenna, Italia ed Europa da un lato e paesi balcanici dall’altro, in un’area di cooperazione economica che congiunge l’Adriatico e il Mar Nero, attraverso testimonianze dal mondo imprenditoriale e della Cooperazione allo sviluppo. Interverranno: Gianni Bessi (Confservizi Emilia-Romagna), Emilio Cabasino (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), Vittorio Ghinassi (Camera di Commercio Italo-Moldava), Renzo Righini (F.lli Righini Srl), Marina Vicini (Camera di Commercio Italo-Bosniaca)

La seconda tavola rotonda, coordinata da Michele Marchi (professore presso il dipartimento di Beni Culturali dell’università di Bologna, Campus di Ravenna), si concentrerà su una dimensione geo-strategica. Il direttore del Cespi (Centro Studi di Politica Internazionale), Piero Fassino, l’esperto analista di questioni di difesa Alberto Gaiani, il capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea Antonio Parenti, dialogheranno con diplomatici ed imprenditori quali Patrizio Fondi (Ambasciatore e Docente) e Marco Spinedi (presidente Interporto SpA Bologna) a proposito della nuova centralità balcanica in un Mediterraneo sempre più centrale ma anche sempre maggiormente destabilizzato.

L’importanza dell’area balcanica e della costa adriatica per il passato, il presente e il futuro del nostro Paese e più in generale dell’area mediterranea affonda le radici in un passato di lungo periodo, che dal 26 al 27 ottobre verrà studiato e interpretato nel corso del convegno Lo spazio adriatico e i Balcani dal Medioevo all’età contemporanea (curatori scientifici Michele Marchi e Raffaele Savigni del dipartimento di Beni Culturali dell’università di Bologna), per poi aprirsi a riflessioni di attualità e di interesse economico e politico nella mattinata del 28 ottobre.

Il percorso di approfondimento è nato dalla collaborazione tra il corso di laurea Storia, Società e Culture del Mediterraneo, afferente al dipartimento di Beni Culturali dell’università di Bologna – Campus di Ravenna, che ancora una volta porterà a Ravenna storici, ma anche giuristi, politologi, operatori economici e analisti di questioni strategiche per confrontarsi e portare i loro punti di vista e le loro esperienze e il Centro Europe Direct della Romagna del Comune di Ravenna, che nel corso del 2023 ha stimolato una esplorazione a 360 gradi su cultura, conflitti, migrazioni e rapporti UE-Balcani, mobilitando tante e diverse anime della città.

L’iniziativa, che vede la luce grazie al sostegno e alla collaborazione di Fondazione Flaminia, è tesa a sottolineare l’importanza di un approfondimento storico-scientifico, critico e pragmatico sul contesto socio-culturale ed economico della regione mediterranea, di cui Ravenna è protagonista e delle dinamiche geo-politiche del continente europeo, per interpretare il presente.