“Il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega al centro storico, ha lanciato recentemente una serie di proposte riguardanti alcune possibili modifiche della viabilità e sosta nel centro cittadino, certamente degne di attenzione, ma allo stesso tempo meritevoli di una ponderata riflessione. Ad esempio una pista ciclabile dalla stazione ferroviaria al centro, oltretutto con l’eliminazione di un lato di parcheggi in via Carducci di cui la città è così carente, potrebbe essere utile ma tuttavia non mi pare emerga l’esigenza di un percorso protetto per il ciclista. Anche alla luce della previsione di ridurre drasticamente il traffico veicolare. Infatti viene ventilata l’ipotesi di limitare al massimo l’accesso alle auto e addirittura impedire il percorso urbano agli autobus pubblici. Impostazione da una parte tesa ridurre l’inquinamento per migliorare la salute pubblica, ma a proposito di autobus, invece di pensare all’eliminazione dalle strade centrali, forse sarebbe meglio assicurare fermate a ridosso del cuore cittadino, se non si vuole desertificare il tessuto urbano a discapito delle attività commerciali in esso operanti. Molte città europee, tra l’altro, puntano ed incentivano il trasporto pubblico e la logistica green perché la chiusura incondizionata porta alla graduale scomparsa del commercio già in affanno per molteplici ragioni tra cui quella della limitata fascia di orario per le consegne delle merci. Una vera criticità: problema serio tuttora mal affrontato e irrisolto.
Continuando, poi, con le considerazioni dell’amministratore comunale, un cenno su piazza Einaudi che Fusignani vorrebbe rendere interdetta al traffico. Mi pare che già ora siano vietati il transito e la sosta, e qualsiasi osservatore distratto avrà notato che le poche auto ferme appartengono al personale di servizi pubblici o delle forze dell’ordine. A queste si aggiungono saltuariamente un paio di vetture con regolare contrassegno per i portatori di handicap giustamente costrette a fermare l’auto in quella piazza per mancanza di spazi dedicati nell’adiacente piazza Garibaldi. Avere lasciato, infatti, sei spazi riservati alla prefettura e alle forze dell’ordine (spesso ferme anche in piazza del Popolo e nella stessa Einaudi), quattro ai taxi, e soli due dedicati ai disabili, rappresenta una scelta decisamente penalizzante per la categoria. Oltretutto, si tratta di stalli perennemente occupati senza possibilità di sosta.
L’invito, dunque, è quello di valutare attentamente la situazione generale per evitare ingiuste penalizzazioni di una parte di cittadini rispetto ad altri.”
Gianfranco Spadoni
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