Nella seduta di ieri, martedì 17 ottobre, il Consiglio comunale ha approvata all’unanimità la proposta di delibera presentata da Nicola Grandi, capogruppo di Viva Ravenna, sulla modifica del regolamento per l’imposta di soggiorno con l’integrazione nell’articolo 4, tra i soggetti esentati dal pagamento, degli studenti universitari iscritti al Campus di Ravenna e agli istituti Afam di Ravenna. Per ottenere l’esenzione è necessaria l’esibizione di un documento che attesti l’iscrizione in corso di validità a una delle facoltà del Campus e istituti Afam. Sono intervenuti nel dibattito: Nicola Grandi (Viva Ravenna), Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Alessandra Folli (Pd), Daniele Perini (Lista de Pascale), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna-Polo civico popolare), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Chiara Francesconi (Gruppo misto).

Il gruppo Viva Ravenna ha evidenziato che si tratta di una proposta di buon senso che agevola gli studenti che soggiornano nelle strutture ricettive in attesa di trovare una sistemazione più a lungo termine o perché sono in città a sostenere gli esami.

Il gruppo Lega Salvini premier, pur considerando che con la delibera si migliorerà l’offerta complessiva nell’ambito della città universitaria, ha sottolineato che sarebbe di grande prospettiva trasformare le aree in disuso della Darsena in un campus universitario.

Il gruppo Fratelli d’Italia, ha rilevato la bontà della delibera, ma ha rimarcato la carenza di un campus universitario e di alloggi da affittare per i quali il Comune dovrebbe impegnarsi maggiormente. L’ex caserma sarebbe stata un luogo adatto ad uno studentato.

Il gruppo Pd, ha dichiarato di non avere alcun pregiudizio su proposte di buon senso portate dall’opposizione e ha precisato che la carenza di alloggi per gli studenti è una questione nazionale e che su questo aspetto il Comune sta portando avanti una importante progettualità.

Il gruppo Lista de Pascale ha ritenuto la delibera molto importante come segno di accoglienza nei confronti degli studenti e ha evidenziato che sarebbe auspicabile l’arrivo di nuovi corsi di laurea che porterebbero molti più studenti a beneficio della città.

Il gruppo Lista per Ravenna-Polo civico popolare ha affermato che si tratta di un gesto non economicamente significativo, ma lo è dal punto di vista politico. Ha rimarcato la mancanza di una cittadella universitaria e di uno studentato, sottolineando che Ravenna meritava un’università autonoma.

Il gruppo Misto ha posto l’accento sull’importanza di essere legati a Bologna, perché si hanno fondi di ricerca adeguati rispetto alle università nate negli ulti 100 anni che vivono momenti di grande difficoltà. Ha anche evidenziato che a Santa Teresa sono stati inaugurati 7 nuovi posti letto per gli studenti.