“Nella giornata di ieri, lunedì 8 ottobre, il consigliere comune di Forza Italia Alberto Ancarani ha proposto di proiettare sulla facciata di palazzo Rasponi la bandiera di Israele in segno di solidarietà per quanto sta accadendo sul territorio israeliano. Sempre ieri analoga proposta ha avanzato la consigliera comunale Veronica Verlicchi per la lista civica La Pigna preferendo però Palazzo Merlato.
Ravenna in Comune, se fosse stata in consiglio, si sarebbe opposta a tale richiesta, non per una questione ideologica ma per una ragione che rimanda alla contrapposizione tra buoni e cattivi, tra noi e loro…etc
Benzina sul fuoco che alimenta la spirale della guerra e dello scontro, della sopraffazione.
Che differenza si nota tra le donne, uomini e bambini che muoiono sotto i razzi di Hamas rispetto a donne, uomini e bambini che inermi muoiono da anni sotto l’occupazione israeliana? Quale differenza separerebbe un bambino yemenita da un bambino israeliano, entrambi feriti o uccisi da bombe o razzi forniti da potenti mossi da enormi interessi economici?
Citiamo un pezzo di un articolo a firma di Gianni De Mauro di Internazionale:
“Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi condotto con l’impiego di mezzi militari”, questa è la definizione della parola “guerra”. Quante sono le guerre in corso nel mondo adesso? Sono 59 le guerre in corso nel mondo in questo momento.
Quindi è una guerra quella che il Messico combatte dal 2006 contro i cartelli della droga (e che i cartelli combattono tra loro) e in cui dall’inizio dell’anno sono morte 1.367 persone. O quella che si svolge in Nigeria dal 2009 e in cui nel 2022 sono morte 1.363 persone. Ovviamente sono guerre quella in Siria (1.037 morti nel 2022), in Iraq (267 morti), nello Yemen (5.099 morti), nella regione del Tigrai, in Etiopia (410 morti).
Si può definire guerra quella che devasta la Birmania, dove dall’inizio dell’anno ci sono state 3.846 vittime. L’Afghanistan è in guerra dagli anni settanta, con milioni di vittime, e negli ultimi mesi ha visto crescere il numero di rifugiati (sarebbero decine di migliaia) mentre la carestia minaccia cinque milioni di bambini.
Ci sono le guerre “a bassa intensità”, come il conflitto tra Pakistan e India per la regione del Kashmir (575 vittime nel 2021 e 25 dall’inizio dell’anno) o quello in Sudan (1.364 morti nel 2021, 97 nel 2022). E ancora: Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Mozambico, Israele e Palestina. E poi ovviamente c’è la guerra in Ucraina”
Quante bandiere dovremmo riprodurre? Quanti palazzi dovremmo illuminare?
In questo gioco di schieramenti dove bisogna per forza schierarsi tra il noi contro gli altri come Ravenna in Comune optiamo per una terza strada.
Noi ci schieriamo e lo facciamo dalla parte di chi subisce la guerra, delle popolazioni civili che muoiono sotto le bombe dal costo astronomico. Ci schieriamo sotto un’unica bandiera: quella della Pace!
Pertanto chiediamo al consiglio, alla giunta e al sindaco di unirsi alla nostra richiesta di proiettare sulla facciata di palazzo Rasponi e, perché no?, anche su palazzo Merlato, la bandiera arcobaleno. Facciamo sì che a Ravenna si alzi una voce… una voce che parli di pace!
“Io non sono un pacifista, io sono contro la guerra!” (G.Strada)”
Ravenna in Comune