“È uscito un articolo a mezzo stampa dove, a Faenza, viene annunciato un progetto per la zona Borgo, a detta di questa amministrazione Comunale, per mitigare i fenomeni delle alluvioni”.
“Noi di “Area Liberale – commenta il consigliere Gabriele Padovani – pensavamo fosse un progetto per il ripristino del sistema fognario, ridotto al collasso dopo le due alluvioni di maggio. Pensavamo fosse la messa in sicurezza del fiume Marzeno, innalzando l’argine di via S.Martino. Invece no. È un progetto dal costo complessivo di 6 mln di euro di cui quasi 3 mln a carico dell’Unione della Romagna faentina.
Un’opera, a nostro avviso inutile a mitigare i problemi idraulici che la città di Faenza, oggi ha” critica Padovani.
Sono due le priorità di cui l’amministrazione comunale si dovrebbe occupare impiegando tutte le risorse economiche ed umane a sua disposizione secondo l’esponente di Area Liberale:
“La prima è la messa in sicurezza dei fiumi, con opere di pulizia alvei e innalzamento arginature. La seconda è, senza dubbio alcuno, il rifacimento ed il potenziamento completo del sistema fognario delle zone alluvionate.
Non è certo buttare via soldi pubblici in progetti come “giardini della pioggia” che si risolvono i problemi, abbiamo bisogno di più concretezza e meno della filosofia ‘Talebana Green’.
Abbiamo letto anche alcune citazioni per descrivere il progetto da parte di questa amministrazione: ‘Città spugna’.
Dopo aver letto questa definizione- prosegue Padovani – mi è salita la rabbia.
Faenza non merita di essere amministrata da chi la vorrebbe trasformare in una palude(città spugna), la nostra città ha bisogno di persone che la sappiano mettere in sicurezza trasformandola in ‘città asciutta’.
Quei soldi servono per le fogne e non per fare i ‘bellini green Tumberghiani’.
Mi verrebbe da chiedere:ma sono del mestiere questi?.”