Sarà presente anche il sindaco di Faenza e presidente dell’Unione della Romagna faentina Massimo Isola all’incontro in programma domani a Bologna con il commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione Gen. Figliuolo.
Dopo un primo confronto fra le varie strutture tecniche, commissariale, della Regione Emilia-Romagna e degli Enti Locali avvenuto il 24 agosto scorso, quello di domani è senza dubbio un appuntamento molto atteso. Sono tante infatti le risposte che le comunità romagnole colpite dalle inondazioni del maggio scorso attendono, a partire dalle risorse economiche promesse dal Governo ma non ancora erogate, necessarie per realizzare velocemente le opere indispensabili a far ripartire i territori. Saranno presenti, oltre al commissario Figliuolo, il governatore Stefano Bonaccini e tutti i componenti del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna: sindaci, Province, rappresentanze sindacali, sociali e di impresa.
“Voglio innanzitutto ringraziare ANCI Emilia-Romagna e il suo presidente Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia –dichiara Massimo Isola – per la particolare attenzione nei confronti di Faenza e della Romagna faentina. Il nostro territorio è il più colpito da questa tragedia e sconta conseguenze distintive molto più pesanti rispetto ad altri. Per questo credo meriti di essere rappresentato direttamente al Tavolo commissariale.
Domani – prosegue il sindaco –non andrò solo ad ascoltare ma per avanzare richieste precise e concrete. Intendo innanzitutto proporre una proroga almeno fino a primavera, della scadenza al 31 ottobre delle domande di saldo del CIS, il contributo di immediato sostegno. Faenza registra domande nell’ordine delle migliaia, non centinaia come gran parte degli altri Comuni alluvionati. Ciò si traduce in una maggiore lentezza nelle erogazioni e quindi nel fatto che diverse famiglie riceveranno il primo contributo di 3mila euro troppo a ridosso della scadenza di ottobre, costringendole a spendere e rendicontare gli acquisti in un arco di tempo brevissimo e con case non ancora agibili. È una preoccupazione diffusa di cui intendo farmi carico.
In secondo luogo, chiederò che i lavori di ripristino dei danni lungo le arginature dei fiumi che ci espongono, in caso di forti piogge autunnali, a nuovi disagi, vengano velocizzati il più possibile. I faentini non possono vivere in angoscia permanente ogni volta che le previsioni meteo indicano piogge intense.
Inoltre, ribadirò quando votato all’unanimità dal consiglio comunale e da altri Comuni: oltre alle proroghe, chiediamo l’azzeramento o una riduzione delle bollette e degli avvisi di pagamento delle utenze. Sarebbe paradossale che le famiglie, le imprese e le attività commerciali alluvionate dovessero farsi carico dei costi aggiuntivi dovuti all’utilizzo delle maggiori quantità di acqua per la pulizia degli spazi alluvionati e di luce e gas per favorire l’asciugatura delle abitazioni.
Infine, auspico che venga messo al centro del confronto il tema dei risarcimenti al 100% passato un po’ in secondo piano dopo le promesse della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’immediatezza degli eventi. Oltre alle parole occorrono precise garanzie sulla messa a disposizione di nuovi fondi e l’individuazione delle relative procedure burocratiche che consentano a famiglie, imprese e mondo agricolo di poter contare su risorse certe per recuperare uno sguardo al futuro con un minimo di speranza e ottimismo”