“La Delegazione FAI di Ravenna, ribadendo la vocazione del FAI in tema di patrimonio culturale e paesaggistico, si allinea a quanti in questi giorni hanno sottolineato come il sistema costiero di “Ortazzo, Ortazzino, Foce del Torrente Bevano” rappresenti un indiscutibile, rilevante patrimonio da salvaguardare e valorizzare con particolare attenzione e vigilanza. Un patrimonio da tempo riconosciuto e certificato a diversi livelli istituzionali per il suo inestimabile valore naturalistico e ambientale.
Come sottolinea il Parco Delta del Po Emilia Romagna, il Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale, è uno dei luoghi con maggiore diversità ambientale in ambito litoraneo della regione, a valle della Pineta di Classe e delle confluenze tra Bevano, Bevanella, Acquara e Fosso Ghiaia. In esso ricadono la foce del Torrente Bevano, ultimo estuario meandriforme dell’Alto Adriatico libero di evolvere naturalmente, anche se una recente opera di ingegneria naturalistica ne ha, in parte, indirizzato lo sbocco diretto in mare al fine di proteggere le dune a Nord della foce, sei chilometri di dune costiere attive con alle spalle la giovane pineta litoranea a prevalenza di pino marittimo e straordinari lembi delle praterie aride e degli arbusteti sub-mediterranei che caratterizzavano il litorale ravennate prima dell’imposizione delle pinete artificiali e, infine, il sistema di zone umide perifluviali salmastre dell’Ortazzino e dell’Ortazzo. Il sito, uno dei pochi del tutto privo di stabilimenti balneari e ad accesso regolamentato, comprende anche la fascia marina costiera per circa 300 metri di larghezza.
La Delegazione Fai auspica che il sistema costiero sia oggetto di una costante attività di tutela e di valorizzazione, che ne aumenti la conoscenza da parte di cittadini e turisti. In quest’ottica, intende organizzare nel prossimo futuro attività che permettano la più ampia conoscenza del luogo, a sostegno della sua massima preservazione e valorizzazione.
Conformemente alla sua missione fondativa, la Delegazione FAI di Ravenna esprime e conferma il suo impegno a sostenere l’assoluta non edificabilità dell’area, vigilando e attivandosi per una completa ed efficace tutela e valorizzazione dell’area.”