Venerdì 4 agosto alle ore 18.30 il senatore Pier Ferdinando Casini presenterà il suo libro «C’era una volta la politica. Parla l’ultimo democristiano», pubblicato dalle Edizioni Piemme. «Siamo felici di ospitare il Presidente Casini», dichiara Walter Meoni, titolare dello stabilimento e ideatore della rassegna. «Cerchiamo di dare ai nostri clienti, che per noi sono prima di tutto amici, uno sguardo sulle grandi tematiche di attualità e sui principali percorsi culturali che attraversano la nostra società. Il rapporto fra cittadini e politica è assolutamente determinante e ci fa piacere approfondirlo, senza alcuna faziosità, con un protagonista della vita pubblica del nostro Paese come il senatore Casini, che ha accettato volentieri il nostro invito: Milano Marittima è una tappa delle sue vacanze ed è una località alla quale è da sempre particolarmente legato».
Casini festeggia in questo anno 40 anni di vita parlamentare: è stato eletto nella Camera dei deputati con la Democrazia Cristiana nel 1983. Leader del Centro Cristiano democratico all’inizio della stagione del berlusconismo, poi presidente della Camera dei deputati, dell’Internazionale democristiana e della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, egli un testimone eccezionale della nostra storia, a cavallo fra la Prima e la Seconda Repubblica.
Casini festeggia in questo anno 40 anni di vita parlamentare: è stato eletto nella Camera dei deputati con la Democrazia Cristiana nel 1983. Leader del Centro Cristiano democratico all’inizio della stagione del berlusconismo, poi presidente della Camera dei deputati, dell’Internazionale democristiana e della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, egli un testimone eccezionale della nostra storia, a cavallo fra la Prima e la Seconda Repubblica.
Da Fanfani a Craxi, da Forlani ad Andreotti, da Berlusconi a Renzi, da Prodi a Grillo, da Draghi a Meloni: Casini ha collaborato, si è incontrato, confrontato e scontrato con queste personalità salienti della vita pubblica, simboli di un Paese che cerca affannosamente da decenni le vie delle necessarie riforme alla propria architettura istituzionale, della stabilità economica e della credibilità in Europa.
La collocazione atlantica dell’Italia, la centralità del Parlamento, il ruolo e l’indipendenza della magistratura, l’attualità di categorie quali moderati, riformisti e populisti, il rapporto fra eletti ed elettori sono fra i temi affrontati nel libro la cui lettura suggerisce una domanda: la politica è il male del Paese o ne è invece un bene, cioè un’espressione virtuosa e quindi la cura agli egoismi di categoria presenti nella società civile, poiché sa dare una rappresentanza trasversale dei cittadini al di là di ogni corporativismo? Anche a questa domanda si cercherà di dare una risposta venerdì prossimo al Bicio Papao.