Grazie a un’interrogazione di Alessandra Folli del PD, in Consiglio comunale si è parlato del progetto riguardante la riqualificazione e l’ampliamento del parcheggio a servizio del parco Baronio.

A marzo, la Giunta aveva approvato il progetto esecutivo finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Next generation Eu attraverso il PNRR.

«Si sta concretizzando un intervento – dice Folli – che potrà potenziare il più grande parco pubblico della città che vede la presenza di un’ampia area verde e di un laghetto con un camminamento circolare, panchine, porta biciclette e tavoli con scacchiere. È un luogo molto frequentato dai ravennati e verrà dotato di un parcheggio per 95 posti auto con nuove alberature.

L’assessore Gallonetto ha confermato gli interventi che riguarderanno anche un percorso ciclopedonale che si connetterà alla ciclopedonale di via Meucci e porterà direttamente all’anello centrale del parco.

L’accesso al parcheggio sarà su via Meucci, vicino al centro sociale San Rocco, dove si trova un’area già adibita alle auto che sarà ampliata sul lato est. Saranno realizzate pavimentazioni carrabili in asfalto e cemento drenante per i posti auto. Tra le linee di parcheggio vi saranno ampie aree verdi alberate per migliorare il comfort ambientale e la qualità paesaggistica dell’area, nonché per fungere da giardini della pioggia raccogliendo le acque piovane. Le alberature scelte nel progetto sono gelsi, aceri, carpini, in continuità con le specie presenti nel Parco Baronio, adeguate per l’ombreggiamento dei parcheggi. Sono tutte specie caducifoglie per far permeare la luce nella stagione fredda e ombreggiare adeguatamente nei periodi più caldi. Per garantire l’attecchimento e il rigoglio vegetativo delle alberature è previsto un impianto di irrigazione a goccia. Inoltre si valorizza la connessione visiva tra la campagna e la città restituendo qualità in termini di miglioramento del microclima, mitigando l’effetto di isola di calore urbana ed eliminando naturalmente il CO2 e riducendo anche i rumori.

È infine previsto l’inserimento di illuminazione su pali alti 5 metri fuori terra, in uno schema dove le alberature non andranno a sovrapporsi con l’impianto.»