L’accreditamento di nuovi corsi di diploma accademico di I livello presso il Conservatorio “G. Verdi” costituisce un importante traguardo nella direzione dell’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto ravennate avviato dalla direttrice Anna Maria Storace. Sono stati appena approvati i piani di Triennio accademico in Popular music (canto, chitarra, batteria e percussioni, basso elettrico, pianoforte e tastiere elettriche), Musiche tradizionali con indirizzo Musica da ballo della tradizione emiliano-romagnola e in Tecnico del suono. L’obiettivo dichiarato da Storace è quello di creare all’interno del Conservatorio «un ambiente stimolante, nel quale si possano mettere a contatto i vari generi, in un’esperienza arricchente e dotata di enormi potenzialità applicative».
Gli studenti del corso accademico in Popular music acquisiranno le fondamentali competenze in ordine all’arrangiamento musicale, alla realizzazione di un concerto con le sue peculiari modalità di performance, alla produzione discografica, ai media elettronici e alle reti. Specifica cura sarà dedicata all’acquisizione di adeguate tecniche di controllo posturale ed emozionale. Inoltre, con riferimento alla specificità dei singoli corsi, lo studente acquisirà abilità riferite all’ambito dell’improvvisazione nonché conoscenze degli aspetti stilistici, storici, estetici generali relativi alla musica pop e rock.
Il Triennio accademico di Musiche tradizionali darà particolare rilievo allo studio dei repertori e dei comportamenti musicali più rappresentativi appartenenti a tradizioni musicali europee ed extraeuropee, riconosciute come storicamente rilevanti, anche con la finalità di sviluppare la capacità dello studente di interagire all’interno di gruppi musicali diversamente composti e di acquisire competenze nell’ambito dell’improvvisazione. Lo specifico indirizzo in Musica da ballo della tradizione emiliano-romagnola ha la finalità di valorizzare la tradizione locale di musica strumentale da ballo, «un patrimonio non scritto di improvvisazione che va studiato, tutelato, tramandato e portato a conoscenza anche del mondo accademico, e che deve essere accompagnato da una riflessione antropologica».
Il corso accademico di I livello in Tecnico del suono prevede una speciale declinazione verso le arti performative e le immagini, con lo studio del repertorio musicale storico e contemporaneo, la storia delle tecnologie elettroacustiche ed informatiche applicate alla musica e l’approfondimento delle varie metodologie analitiche. Al termine del triennio lo studente avrà conseguito competenze concernenti l’uso delle apparecchiature e strumentazioni elettroacustiche ed informatiche nonché capacità progettuali e gestionali in riferimento alla registrazione e amplificazione dei repertori classico e moderno.
Domande di ammissione dal 15 luglio al 31 agosto. Esami di ammissione programmati dall’11 al 16 settembre.
Notizie incoraggianti anche per il Master di II livello in Canto, repertorio da camera e teatro musicale del Novecento e contemporaneo, che ha ricevuto il nulla osta per la nuova edizione 2023-2024. Il Master è pensato per interpreti vocali del repertorio da camera e del teatro musicale moderno e contemporaneo, docenti e formatori, collaboratori alla programmazione ed organizzazione dell’attività di istituzioni musicali (teatri, associazioni, etc.). Tra i partner individuati per i tirocini si segnalano il Cantiere internazionale d’Arte di Montepulciano, Ravenna Festival, Associazione Angelo Mariani di Ravenna, Puccini Chamber Opera Festival di Lucca, ecc.