“In occasione di un incontro odierno del Tavolo Provinciale di Concertazione delle Politiche Abitative, i Comuni e ACER Ravenna riuniti hanno espresso incredulità e preoccupazione per la mancanza di previsione nel Decreto Ricostruzione di un qualunque accenno – e dunque risorse – all’Edilizia Residenziale Pubblica.
Ad oggi, dalla “mappatura” a seguito di sopralluoghi, si contano 581 alloggi interessati completamente o marginalmente da allagamenti (alloggi in sé ovvero, comunque, cantine e/o garages, zone comuni come corridoio e scale di accesso, autorimesse, impiantistica anche centralizzata) ed i nuclei sfollati dell’ERP in Provincia sono ancora 69.
Una prima stima dei danni subiti dal patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica si aggira sui 10 milioni di Euro.
In alcuni Comuni, alcuni edifici sono stati interessati da allagamenti in ben tre momenti distinti a partire dal 3 maggio e sino anche alla prima settimana di giugno, non solo acqua ma montagne di fango.
Il Presidente del Tavolo ha ribadito la necessità di provvedere con urgenza: “Attualmente, Acer e Comuni si stanno facendo carico da soli di tutte le attività di prima riparazione già poste in essere (ad esempio, impianti elettrici, spurghi, etc..), oltre che di programmare con la Regione i ripristini di alloggi destinati alle mobilità: va da sé che diventa dirimente, per poter pianificare e programmare tutta la ricostruzione e garantire alle persone di poter fruire di alloggi, accelerare i tempi per beneficiare di fondi e finanziamenti di livello nazionale”.
La Presidente di Acer Ravenna esprime incredulità davanti ad una tale mancanza: “Nel Decreto Legge, all’art. 7 dedicato alla ricostruzione dei beni danneggiati pubblici, vengono previsti contributi per il ripristino di immobili pubblici danneggiati spaziando da scuole ad uffici comunali, persino cappelle private nei cimiteri, alcun accenno alle case delle fasce più deboli e disagiate della popolazione. Peraltro, con un documento congiunto di tutte le Acer Emiliano Romagnole consegnato all’Assemblea di Federcasa lo scorso 23 giugno, chiedevamo al Ministro Salvini con delega alle politiche abitative un piano di ristori economici. Mi auguro si tratti solo di una svista, essendo impensabile potersi far carico da soli, Acer e Comuni, della ricostruzione in un patrimonio così danneggiato e del sostegno dei nuclei fragili”.
Conclude Piovaccari auspicando che si ponga rimedio a tale mancanza nel breve periodo con circolari esplicative o quanto meno in sede di conversione del decreto legge ricostruzione, onde poter ripristinare un patrimonio fortemente danneggiato”.