“Data l’ora tarda, oltre le 20:00, il Consiglio comunale di ieri 27 giugno ha rinviato alla successiva seduta del 4 luglio, per la complessità dei temi ancora da trattare, la discussione e la votazione dei seguenti atti: l’ordine del giorno presentato il 28 marzo 2023 da Ancisi di Lista per Ravenna per esprimere “contrarietà all’installazione di un secondo rigassificatore a Ravenna” (allegato il pdf ufficiale), e l’ordine del giorno presentato dallo stesso Ancisi il 5 giugno 2023, sottoscritto anche dagli altri gruppi di opposizione: Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Pigna, Lega per Salvini e Viva Ravenna, per “rivedere gli errori” compiuti nel progetto del rigassificatore BW Singapore di Ravenna. Riguardo al primo ordine del giorno, le mutazioni dello scenario politico/istituzionale intervenute tra il 29 maggio e il 26 giugno hanno suggerito ad Ancisi di depositare alle 14:16 presso la presidenza del Consiglio comunale le opportune modifiche.
Ufficialmente distribuito il nuovo testo dell’ordine del giorno Ancisi, in corso di seduta, a tutti i consiglieri, le consultazioni informali avvenute al riguardo hanno portato maggioranza e opposizione a condividerne, con pochi tagli, il testo definitivo (vedi l’altro pdf ufficiale allegato), così da prospettarne l’approvazione con voto unitario, com’è stato assentito da tutti i consiglieri presenti a fine seduta e registrato a verbale.
Ovviamente, la parte più importante è il dispositivo finale – in quanto esprime la volontà del Consiglio comunale, e quindi della comunità ravennate, di cui è espressione compiuta – così formulato: “Il Consiglio comunale esprime la contrarietà della città di Ravenna ad ospitare eventualmente e per qualsiasi sopraggiunta ragione la nave rigassificatrice Golar Tundra in aggiunta alla BW Singapore; nel caso che la Golar Tundra, l’altra nave rigassificatrice voluta dal PNRR italiano, sia ricollocata altrove dal porto di Piombino dove si trova, nella fattispecie in un sito della Liguria, rivendica che le ‘compensazioni’, tramite cui trarre il massimo beneficio per famiglie e imprese del nostro territorio, ovvero garantire fonti privilegiate di energia a costi competitivi, nonché offrire convenienza nell’utilizzo del prodotto, per le imprese che devono avere la sicurezza di una fonte energetica privilegiata, richieste dal Commissario Toti per la popolazione e le imprese del territorio ligure prescelto, siano riconosciute anche alla popolazione e alle imprese ravennati per l’ospitalità 25ennale offerta alla BW Singapore”.
A queste determinazioni conducono i seguenti punti essenziali estratti dalla premessa all’ordine del giorno Ancisi.
Con nuovo decreto legge del 22 giugno il Governo ha nominato il presidente della Regione Liguria Toti “Commissario straordinario di governo per la realizzazione ovvero per l’esercizio, anche a seguito di ricollocazione” di “unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente nella Regione Liguria”. Non si dice nel decreto, il solo che abbia valore di legge, se e in quale sito sarebbe eventualmente ricollocata in Liguria la Golar Tundra, neppure nominata. Sta di fatto che ieri, 26 giugno, il Commissario toscano Giani non ha ricevuto dalla Snam, a cui l’aveva intimato con l’ordinanza ultimatum del 17 marzo, il “progetto di ricollocazione in sito off-shore” della Golar Tundra, e neppure alcuna indicazione del sito. Gli è stato bensì consegnato solo il progetto “per la sua dismissione dal porto di Piombino”. Se, quando, dove e come si vedrà.
È però vero che quattro giorni prima Toti, appena nominato Commissario “rigassificatore” per la Liguria, ha dichiarato alla stampa, circa la collocazione di un nuovo rigassificatore o ricollocazione della Golar Tundra nel territorio della sua regione, quanto segue: “Fin dall’inizio abbiamo dato la disponibilità della Regione Liguria di collaborare allo sforzo dell’autonomia energetica del Paese cercando di trarre il massimo beneficio per famiglie e imprese del nostro territorio, ovvero garantire fonti privilegiate di energia a costi competitivi.Vado? Genova? È prematuro. Ci sono ipotesi che riguardano diverse collocazioni. Certamente sarà off-shore, a molti chilometri dalla costa. Poi certamente occorrerà un approfondimento sulle condutture e occorre aprire un tavolo di trattativa coi sindaci interessati, Regione Liguria, ministero e governo tutto per i ritorni che dovranno essere importanti per la cittadinanza in termini di convenienza nell’utilizzo del prodotto, per le imprese che devono avere la sicurezza di una fonte energetica privilegiata”. Ovviamente, Ravenna intera, che ha già dato moltissimo ricevendo il primo rigassificatore 25ennale senza contropartite significative, auspica che il progetto “Golar Tundra in Liguria” vada nel porto migliore. Nulla però è stato finora stabilito né impegnato al riguardo, mentre le difficoltà, anche tecniche, non sono di facile soluzione, cosicché Ravenna, tecnicamente e operativamente già bell’ e pronta, resta pur sempre sullo sfondo. Occorre perciò che questo Consiglio comunale affermi da subito che si escluda l’area adriatica ravennate dall’ospitare la nave Golar Tundra”.