In 40mila, al Campovolo di Reggio Emilia, per raccogliere fondi e per far sentire meno soli i romagnoli che, ormai oltre un mese fa, hanno subito l’alluvione che con le frane ha devastato pianura e montagna.
Con una parata di artisti che, undici anni dopo ‘Italia loves Emilia’ che portò la musica a sostegno di chi aveva vissuto il dramma del terremoto, torna con ‘Italia loves Romagna’.
Dalla vendita dei biglietti sono stati raccolti 1,8 milioni che, grazie al contributo degli sponsor che hanno coperto i costi vivi dello spettacolo, andranno, con la partnership dell’Antoniano, a sostenere progetti educativi e culturali nei centri della Romagna più colpiti. Ma l’obiettivo, come ha detto anche Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla cultura con delega alla musica dal vivo che fin dai primi giorni post alluvione ha promosso l’iniziativa, è quello di arrivare a tre milioni, grazie anche agli sms solidali al numero 45538 che potranno essere inviati fino al 5 luglio. In diretta su Raiuno, a capitanare il cast stellare degli artisti che hanno aderito all’iniziativa, il maestro di cerimonie Amadeus, romagnolo di nascita perché nato a Ravenna, che ha condotto la serata con Alessia Marcuzzi, Giorgio Panariello e Francesca Fagnani. E poi i Negramaro, Andrea Bocelli, Max Pezzali, Emma, Elodie, Giorgia, Elisa, Madame, Tananai e Fiorella Mannoia e tanti altri, con tutte le loro hit e moltissimi duetti, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori italiani, formata da 63 giovani musicisti che, per questa occasione, provengono prevalentemente dalla Romagna e dall’Emilia. A guidare la parata di stelle della musica italiana è toccato però ai cantanti emiliano-romagnoli, dal decano e sempre presente quando si tratta di dare una mano Gianni Morandi, al ‘padrone di casa’ del Campovolo Ligabue, da Zucchero che ha aperto il concerto con ‘Partigiano Reggiano’, fino alla romagnolissima Laura Pausini, originaria proprio di una delle zone dove l’alluvione ha fatto più danni. “Sto per partire per la mia nuova avventura live dopo 4 anni – ha detto la cantante di Solarolo – ma tornare in scena partendo da questo concerto benefico avendo la possibilità di mettere a disposizione la mia voce per le nostre zone così colpite, mi commuove profondamente. Torno sul palco per loro e a loro dedico tutta la mia voce. Essere qui è un onore oltre che un piacere: da sempre porto l’orgoglio per la mia terra in giro per il mondo e farlo in questa occasione è per me la cosa più naturale del mondo, è un atto dovuto”. E da portabandiera della Romagna, nella sua esibizione non poteva mancare ‘Romagna mia’, l’inno della Romagna, che è diventato anche un simbolo di solidarietà quando è stato cantato da tutti quelli che nei giorni del dramma si sono ritrovati a spalare il fango. “Da quando è accaduta questa tragedia – ha detto Laura Pausini – ho cercato di aiutare non solo personalmente, ma dando anche la disponibilità a esserci in tutte le occasioni che potessero dare un aiuto concreto agli abitanti della mia Romagna. Oggi tutto è cambiato in questa terra meravigliosa, ma non è cambiata la forza e la determinazione della mia gente che con grandissima fatica cerca di rialzarsi, senza mollare mai. E oggi il mio pensiero va a tutti loro, compresi i miei familiari e i miei amici di scuola coinvolti”
fonte ansa