Alessandro Vitali, dirigente de Il Popolo della Famiglia a Faenza, commenta gli interventi di Arera nella gestione del dopo alluvione:”La decisione di Arera di sospendere per 4 mesi le utenze di gas, acqua, rifiuti e luce – afferma Vitali – è una vera e propria presa in giro per i cittadini. Molto probabilmente chi gestisce questi inopportuni interventi non si rende conto della situazione a dir poco disperata in cui si trovano centinaia e centinaia di famiglie. Nuclei familiari che hanno perso tutto, dalla casa alla macchina, e che si domandano quale sarà il proprio futuro. È inutile girarci intorno”.
“In questa situazione di emergenza – prosegue Vitali – è necessario provvedere all’annullamento del pagamento di utenze di abitazioni distrutte dall’alluvione, anche e soprattutto per rispetto di chi quelle case deve ancora finire di pagare. La stessa cassa di Risparmio di Ravenna offre prestiti fino a venti mila euro a chi ha perso l’auto. Come Popolo della Famiglia sosteniamo convintamente che non servono sospensioni o prestiti, un pagliativo finanziario. Servono contributi a fondo perduto, nessun prestito e nessun interesse. Serve uno Stato, uno Stato sociale. La situazione al momento è ancora colpevolmente troppo fumosa”.
“Se da una parte la Regione con i famosi 55 milioni di euro non spesi per le opere di manutenzione non ha fatto una bella figura, non è da meno il Governo, ancora alle prese con la nomina del commissario straordinario. I tempi – conclude Vitali – si stanno pericolosamente dilatando. In Romagna, però, non c’è più tempo da perdere.”