Meloni: “Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono state esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell’impresa”. Così la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio. “Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti. Ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che, insieme, ci eravamo dati. Addio Silvio”.
Stefano Bonaccini: “Esprimo sincero cordoglio per la scomparsa dell’uomo e del leader politico. La mia vicinanza, in questo momento, va alla famiglia di Silvio Berlusconi e alla comunità politica di Forza Italia e del centrodestra, che Berlusconi ha fatto nascere e guidato per un lungo ciclo della politica italiana.”
Emma Petitti: “Silvio Berlusconi non è più tra noi. In questo momento, sento il dovere di mostrare un sincero rispetto per la sua scomparsa e di porgere condoglianze sincere alla sua famiglia e al suo partito. Oggi è morta una persona che, tanto come imprenditore, quanto come uomo politico, ha segnato una parte molto importante della storia italiana degli ultimi cinquant’anni”.
Coldiretti: “Il popolo della Coldiretti, i suoi soci, le famiglie coltivatrici, il suo gruppo dirigente salutano dolenti Silvio Berlusconi”. È quanto affermano il Presidente Ettore Prandini ed il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo. Il nostro è un omaggio che va oltre le appartenenze politiche, oltre gli schieramenti nel ricordo del segno profondo che Il Presidente Berlusconi ha lasciato sulla società italiana. Le impronte significative non si misurano con il metro dell’emozione politica o della parte, ma con quello durevole della storia e dei cambiamenti che alcuni, rari, personaggi, vi imprimono. Silvio Berlusconi è stato un amico dell’agricoltura italiana guardando sempre a noi di Coldiretti, come a un tassello prezioso e da valorizzare per gli interessi del Paese. Gliene saremo sempre grati. Tutto il nostro cordoglio alla sua famiglia, ai suoi cari, ai suoi amici.”
Il Popolo della Famiglia: “Un momento di profonda tristezza che ci chiama alla grande responsabilità di raccogliere le sue battaglie più importanti” – Il Popolo della Famiglia, nel giorno della morte di Silvio Berlusconi, rivolge un messaggio di condoglianze attraverso le parole del suo consigliere nazionale Mirko De Carli: “L’ultimo incontro pubblico sul palco delle elezioni regionali a Ravenna nel 2020 rimane uno scatto che porterò sempre nel cuore. Anche dopo aver lasciato la sua creatura politica, Forza Italia, sono sempre rimaste vive le battaglie più profonde figlie della discesa in campo: le tante liste costruite insieme, dal 2016 ad oggi, in tante città italiane come Forza Italia e Popolo della Famiglia ne sono la luminosa conferma. Ora è il momento del cordoglio e, come Popolo della Famiglia, ci uniamo alla famiglia e agli affetti più cari. Il momento che ricordiamo, come comunità politica, con più vigore oggi rimanda alla battaglia per salvare la vita di Eluana Englaro: unico Presidente del Consiglio che ebbe il coraggio di difendere la vita nel pieno delle sue funzioni di più alta carica governativa della Repubblica Italiana. Grazie per la tua vita Presidente”. Così si conclude la nota di partito.”
Gianfranco Spadoni (LpRa): “Commozione e rispetto per la morte del leader di Forza Italia.Una persona poliedrica che ha rappresentato un tratto di storia italiana in momenti difficili e con accanimenti ad personam non sempre giustificati. Non ho competenze né gli strumenti per giudicare le vicende giudiziarie, tuttavia è innegabile come sia stato un grande ed abile imprenditore, con intuiti e abilità singolari creando imperi economici e numerosi posti di lavoro. Peraltro la sua politica moderata ha supplito la mancata presenza della Democrazia cristiana ingiustamente demolita e annientata da una serie di forze più o meno occulte che avevano chiaro l’obiettivo da raggiungere: sopprimere la Dc. Con doglianze sincere e grande rispetto, confidando sulla clemenza, sulla giustizia e sulla misericordia non terrena. L’unica che assicura il vero giudizio finale.”
Eugernio Fusignani (PRI): “Con Silvio Berlusconi scompare non solo un protagonista degli ultimi 30anni di vita politica italiana ma si chiude una pagina emblematica della storia dell’Italia.
Una personalità la sua difficile da etichettare: statista, politico, imprenditore, finanziere, comunicatore, dirigente calcistico, difficile trovare un ambito dove non si sia cimentato.
Le sue contraddizioni erano e restano le contraddizioni di un popolo che credo non abbia eguali nella storia d’Europa.
La sua discesa in campo alla vigilia delle elezioni politiche del 27 marzo 1994 determinò la nascita di un bipolarismo che ancora oggi resiste nonostante i cambi di impostazione e di leadership.
Le sue ombre restano più forti delle sue luci e la morte non le fuga di certo: in ogni caso occorre riconoscere che grazie a lui si organizzò un polo di centrodestra che, a differenza dell’attuale, seppe mantenere una visione liberale ancorché spesso intrisa di un liberismo più utile alle sue cause in nome dei suoi molteplici interessi personali che al bene comune in nome dell’interesse generale.
Resto orgoglioso di averlo avversato politicamente per tutto l’arco della sua lunga permanenza sulla scena politica italiana del dopo tangentopoli ad oggi, così come rivendico con orgoglio di aver contribuito a fare del PRI ravennate la punta di diamante dell’opposizione interna all’innaturale deriva innescata dal congresso di Bari del 2001.
Tuttavia oggi non posso non riconoscere che senza Berlusconi, l’allora PDS avrebbe probabilmente stravinto non consentendo alla sinistra ex comunista di continuare in quel processo di crescita ai valori di una moderna socialdemocrazia europeista e atlantista, come voleva l’idea primigenia del PD.
Non facendogli nessuno sconto sui guasti socio-politici che la sua visione ha prodotto, non posso non riconoscergli un grande merito politico: non aver mai consentito che il Centro destra, sotto la sua guida, ponesse in discussione la collocazione europeista ed Atlantica dell’Italia.
E forse questa è stata la sua più forte peculiarità.
A nome mio personale e dei repubblicani della provincia di Ravenna, le più sentite condoglianze alla famiglia e a Forza Italia.”