“A Marina Romea lo spazio di spiaggia libera fra i bagni Luisa e Polka è per la quasi totalità recintato con pali di legno e nastro bianco e rosso che ne impediscono il transito e l’utilizzo da parte dei bagnanti.
Il cartello di divieto di accesso che riporta i simboli di Comune di Ravenna, Parco del Delta e Asoer, riporta la dicitura di “DIVIETO DI ACCESSO E DI TRANSITO” motivato espressamente dal fatto che ci si trovi in “area di nidificazione del fratino”.
Questa recinzione appare evidentemente “dimenticata”: posto che il fratino nidifica nei mesi di aprile e maggio per poi tentare eventualmente una seconda nidificazione tra maggio e luglio, e’ evidente che tale eventualità deve ritenersi assolutamente esclusa dal fatto che l’area si trovi a poche decine di metri da ombrelloni, lettini e soprattutto quella movida che, specie in uno dei due bagni contigui all’area, si concretizza ogni week end, con musiche ad alto volume e grande movimento.
Per tale motivo si chiede al sindaco di Ravenna:
– Pur trattandosi di area di competenza demaniale, essendo peraltro riportato il comune di Ravenna fra gli organi interessati al provvedimento, se non ritenga di operarsi al fine di rimuovere questa recinzione restituendo la spiaggia libera a cittadini e turisti che hanno il diritto di tornare a fruirne regolarmente , ritenendosi assolutamente impossibile che oggi il fratino per i motivi di cui sopra possa nidificarvi;
– Quali sarebbero le “punizioni ai sensi di legge” che sarebbero previste per i trasgressori, che continuano a far bella mostra di se sul cartello stesso (e appaiono pertanto tuttora in vigore);
– Chi abbia installato tale cartellonistica e a chi spetti (o meglio sarebbe spettato) rimuoverla riportando la stessa una improbabile ed indecifrabile indicazione di “tabellazione provvisoria a cura degli organismi di vigilanza”.
Nicola Grandi, consigliere comunale e capogruppo di Viva Ravenna