“L’ultimo concerto della stagione dell’Associazione Amade’ si terrà nella Cattedrale di San Pietro a Bologna e sarà dedicato al padre della musica: Johan Sebastian Bach. Si tratta della Matthaus-Passion BWV 244 (Passione Secondo Matteo), per doppio coro, doppia orchestra, e solisti.
In seguito ai tragici eventi occorsi di recente in Romagna, l’Associazione Amade’ di Bologna e l’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro hanno deciso di incontrarsi a metà strada per realizzare una prova generale aperta al pubblico con il preciso intento di raccogliere fondi per la scuola di musica G.Sarti di Faenza che ha subito gravi danni a causa dell’alluvione. Un concerto per aiutare la Musica.
Il concerto, che ha il patrocinio del Comune di Faenza sarà eseguito venerdì 9 giugno alle 21 alla chiesa di Santa Maria dell’Angelo, spazio espositivo del Museo Diocesano, che ha deciso di aprire le proprie porte per questa iniziativa benefica. A esibirsi sarà l’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro diretta del Maestro Juan Miranda e dal coro dell’Associazione Amade’. Nel ruolo dell’Evangelista, il giovane tenore croato Emanuel Timljenovič, in quello di Gesù il basso Alessandro Ravasio.
Non sono passati nemmeno duecento anni dal momento in cui, grazie all’iniziativa di Felix Mendelssohn, la Passione secondo Matteo di Bach venne tratta fuori dall’oblio in cui era caduta e riconsegnata al patrimonio della nostra cultura musicale. La sua esecuzione ebbe luogo a Berlino, l!11 marzo 1829. La qualità musicale di quest’opera, nei tanti e diversi stili ricchi di complessità, insieme alla sua espressività caratterizzata da una serie di atteggiamenti teatrali che la rendono un vero e proprio dramma liturgico, la fece diventare l’opera forse più amata e celebrata fra quelle di Bach che ci sono pervenute.
“L’azione del giovanissimo Mendelssohn fu quella di adattare l’opera all’estetica del suo tempo apportando alcune modifiche nella lingua tedesca, nella strumentazione (con l’aggiunta ad esempio dei clarinetti e di una grandissima quantità di indicazioni agogiche) e nella riduzione della lunghezza complessiva dell’opera.
Sarà proprio questa la versione che avrete la possibilità di ascoltare il 10 giugno in San Pietro. Una versione storica e di assoluta importanza per la cultura musicale universale”