“Nella giornata mondiale dell’Ambiente, celebrata dalle Nazioni Unite il 5 giugno, è bene fare chiarezza sulle fake news ambientaliste che dai giorni successivi agli eventi alluvionali stanno circolando con insistenza, con particolare riguardo alla presunta ed eccessiva manutenzione e pulizia della vegetazione degli alvei dei fiumi e, ancora, in merito alla litania green volta a minimizzare la presenza lungo i corsi degli animali cosiddetti fossatori e le conseguenze di questa presenza massiva sulla tenuta arginale.
Se è vero, infatti, che l’eccessiva cementificazione incide sulla tenuta idrogeologica di territori fortemente stressati dagli effetti del cambiamento climatico in atto, e che occorre lavorare ulteriormente sulle infrastrutture e sull’innovazione a partire dal sistema degli invasi necessari per raccogliere l’acqua, è altrettanto vero che occorre difendere il nostro patrimonio agricolo, il più green d’Europa, e la sicurezza delle comunità dalla disinformazione.
Testimonianze fotografiche raccolte da Coldiretti Ravenna tra il 3 e il 4 maggio, quindi a ridosso del primo evento alluvionale e a poche settimane dal secondo, evidenziano palesemente lo stato di criticità in cui versavano argini e alvei di Sillaro e Lamone, fiumi che hanno subito rotture arginali in entrambi gli eventi.
“Le immagini – afferma il Direttore di Coldiretti Ravenna – ci mostrano enormi tane di animali presenti nelle vicinanze della rottura del Sillaro dove era stata segnalata da tempo la presenza di istrici e nutrie, altre, invece, sono relative alla vegetazione ‘viva, quindi escludendo tronchi e rami secchi, presente sulle sponde e all’interno del letto del fiume in zona Boncellino. Chi non vuole vedere e preferisce negare l’evidenza è intellettualmente disonesto – afferma Zampini – perché è evidente l’eccesso di vegetazione e al contempo, la dimensione di quelle tane presenti sugli argini è tale da compromettere la stabilità”.
Occorre, dunque, fare massima chiarezza e lavorare compatti al fine di mettere in sicurezza il territorio e salvare l’agricoltura italiana, la più green d’Europa e le nostre campagne romagnole, serbatoio fondamentale per garantire l’approvvigionamento alimentare del Paese e metterci al riparo da pericolose speculazioni e bufale varie.”