Al via le domande per il contributo di autonoma sistemazione (Cas): chi ha dovuto lasciare la propria casa e ha trovato un alloggio alternativo, potrà richiederlo al Comune di residenza uno specifico contributo, compilando un apposito modulo entro il termine perentorio del 30 giugno 2023.
La domanda può essere fatta dai nuclei famigliari che risiedevano anagraficamente e dimoravano abitualmente in un’abitazione sgomberata con ordinanza sindacale per gli eventi calamitosi di maggio 2023. L’ordinanza di sgombero può essere dipesa da inagibilità dell’abitazione per ragioni strutturali a seguito di dissesto idrogeologico e/o per carenza dei requisiti igienico-sanitari conseguente alle infiltrazioni d’acqua.
Il contributo spetta al nucleo familiare che provvede autonomamente in via temporanea alla propria sistemazione abitativa alternativa, fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro nell’abitazione e non oltre la scadenza dello stato di emergenza. Il contributo non può essere richiesto qualora le spese per la sistemazione temporanea siano a carico della pubblica amministrazione.
La domanda di contributo deve essere consegnata a mano al Comune dove è collocata l’abitazione sgomberata con ordinanza del sindaco.
Il contributo è di 400 euro mensili per il nucleo con un componente, 500 euro per il nucleo con due componenti, 700 euro per il nucleo con tre componenti, 800 euro per il nucleo con quattro componenti, 900 euro per i nuclei con cinque o più componenti. Il contributo è aumentato 200 euro per ogni componente di età superiore a 65 anni, portatore di handicap o disabile con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%.