Doveva essere una grande festa di solidarietà e lotta contro il cancro, e tale si è confermata: anche la “Festa della Mamma 2023”, nonostante le difficoltà legate ad un tempo incerto per quasi tutto il fine settimana, si è trasformata in un’occasione per un gesto verso la donna più importante della propria vita e, contemporaneamente, per fare la differenza nella lotta contro il cancro. Sono state infatti più di 15500 le azalee distribuite sui 200 e più punti sparsi su tutto il territorio dai volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo: un numero enorme, cui vanno aggiunti i 34 “fiori sospesi”, ovvero sia comprati online da persone che hanno deciso in questo modo di far sentire la propria vicinanza alle mamme che stanno trascorrendo un periodo di degenza presso gli Hospice del territorio per affrontare le fasi più delicate del percorso di cura. In totale la “Festa della Mamma” ha portato ad un incasso di circa 290.000 euro, che andranno a sostegno della ricerca portata avanti presso l’IRST “Dino Amadori” IRCCS di Meldola, per trattamenti sempre più efficaci e personalizzati: un risultato che restituisce un po’ di speranza ad un territorio ancora profondamente ferito dalle alluvioni che l’hanno colpito nei giorni scorsi.
Andando nello specifico dei vari territori, lo scettro di Comune più solidale se l’aggiudica Lugo: grazie al loro enorme impegno i volontari della Bassa Romagna sono stati capaci di distribuire più di 3000 azalee. Ravenna si dimostra in generale la provincia che si è più impegnata nel fare la differenza per la lotta contro il cancro: nel comprensorio bizantino sono state 2418 le piante vendute, cui si aggiungono le 2205 di Faenza. La medaglia d’argento va invece a Forlì-Cesena: in particolare sotto San Mercuriale e nei dintorni del “Zitadòn” i volontari hanno distribuito 2756 azalee, mentre la città della Biblioteca Malatestiana ha contribuito con quasi 1716 piante. Al gradino più basso del podio la provincia di Rimini, che sconta più delle altre il tempo incerto: in questo caso l comprensorio di Riccione è stato quello più attivo con più di 1500 fiori acquistati. Nei dintorni dell’Arco d’Augusto e del Ponte di Tiberio sono state distribuite 1083 azalee, mentre Santarcangelo e i Comuni della Valmarecchia hanno contribuito con un totale di 563 piante.
«Ovviamente si tratta di una falsa competizione tra campanili – spiega ilDirettore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – in Romagna, come nel resto dell’Italia, queste piccole rivalità sono sempre molto sentite e divertenti, maquando si tratta di fare un gesto concreto per le tante persone che ogni giorno lottano contro il cancro ci dimostriamo più uniti che mai. Quando parlo di gesto concreto non mi riferisco esclusivamente ai tanti che hanno scelto di dichiarare il proprio amore alla mamma comprando una delle nostre azalee, ma includo ovviamente tutte quelle persone, circa 600, che hanno deciso di sottrarre un po’ del loro tempo alle proprie famiglie durante il fine settimana appena trascorso per mettersi a disposizione della nostra causa in maniera del tutto altruistica e gratuita. Sappiamo bene cos’è successo nei giorni successivi la “Festa della Mamma”: il weekend di maltempo che abbiamo vissuto era solo un preludio del disastro che ha colpito le nostre città. Il volontariato ha mostrato una volta di più quanto sia fondamentale per la nostra comunità: purtroppo l’occasione è stata meno felice della celebrazione del 14 maggio, maogni volta che un popolo si muove in maniera compatta ed altruistica per aiutare il vicino in difficoltà, sia esso un paziente oncologico o una famiglia che ha perso la casa, riesce a fare la differenza. Siamo orgogliosi di poter contare su persone che dal 1979 si spendono in modo così convinto e di contribuire in modo tanto concreto ad un futuro sempre più libero dai tumori».