“Dall’inizio di questa tragica alluvione che ha colpito il territorio della Romagna e tutta la provincia di Ravenna oggi forse è il giorno più difficile per la città di Ravenna.
Nei giorni scorsi abbiamo lavorato e combattuto per tenere le persone in sicurezza, per evacuare le persone in attesa dell’arrivo delle grandi piene di tutti i fiumi che avevano devastato le altre città della Romagna.
In un primo tempo la nostra città da questi eventi aveva avuto piccoli danni, piccole fuoriuscite d’acqua che hanno coinvolto alcuni paesi.
In realtà però vedevamo che avanzava un fenomeno altrettanto preoccupante e che ci ha portato nei giorni scorsi a continuare a tenere alta l’allerta e a lanciare l’allarme a tutti i cittadini e le cittadine per la massima attenzione.
Ed era cioè il deflusso verso il mare degli enormi quantitativi d’acqua fuoriusciti da tutte le fratture degli argini nelle città.
E questo ha colpito la città di Ravenna, Cervia, sta colpendo Lugo, sta colpendo tanti luoghi di pianura della nostra provincia e del nostro territorio con effetti devastanti.
Vengono completamente ricoperte d’acqua porzioni enormi del territorio.
Le rete scolante, che dobbiamo all’impegno di uomini e donne straordinari che hanno bonificato la nostra terra, non può essere in grado di sostituirsi al corso naturale dei fiumi.
La stessa rete dei fiumi per i danni che ha avuto non è funzionale a questo deflusso.
Stiamo vivendo ore veramente molto molto preoccupanti che ci vedono tutti in prima fila da una parte a continuare ad evacuare e mettere in sicurezza le persone e dall’altra parte a cercare di mettere in campo tutte quelle azioni di pompaggio delle acque per far sì che il prima possibile gli argini possano essere ristrutturati e l’acqua possa andare finalmente a mare.
Vi ringrazio tutti per la grande comprensione e disponibilità, per le offerte di tempo e di energie che state mettendo a disposizione.
Questo è un momento in cui è importante il contributo di tutti, è molto importante il contributo dei tecnici e dei professionisti.
Io avevo fatto un appello alla Protezione civile nazionale nei giorni scorsi perché già si parlava di ricostruzione e di fine alluvione.
Io invece ho lanciato un appello perché venissero in provincia di Ravenna e nel nostro territorio tutti gli uomini e tutte le risorse disponibili.
Siamo stati esauditi; c’è l’esercito, ci sono tantissimi e tantissime grandissimi uomini e donne venuti qui da tutta Italia con professionalità straordinarie, che stanno salvando persone, che ci stanno aiutando a montare pompe, quindi siamo in una fase in cui stiamo combattendo.
Non sappiamo dove riusciremo a fermare l’acqua; quindi, mi raccomando, state molto attenti a tutti gli avvisi che stiamo emettendo e che emetteremo.
Il principio di stare ai piani alti, di non andare in interrati, di non stare se possibile al piano terra o, se si è al piano terra, già prepararsi ad avere soluzioni alternative è un principio valido per tutti i ravennati di ogni quartiere in questo momento, soprattutto dal centro verso la zona nord della città, che in questo momento è quella più colpita.
Verrà la fase per ricostruire tutto, siatene certi. La nostra comunità è coesa, forte, motivata. Indennizzeremo, ricostruiremo, saremo all’altezza della storia della nostra terra e dei nostri nonni.
Ma in questo momento la grande priorità è prestare attenzione alle vite.
Raccomando la massima prudenza e la massima attenzione sia alle telefonate automatiche che riceverete dallo 0544 485848 che a tutte le altre forme di comunicazione che sono esclusivamente volte alla vostra sicurezza e incolumità.
Un’ultima raccomandazione: le uniche comunicazioni affidabili e ufficiali sono quelle su www.comune.ra.it su facebook e instagram del Comune e del sindaco e che arrivano dallo 0544 485848. Diffidate di qualsiasi altra comunicazione”
Michele de Pascale, sindaco e presidente della Provincia di Ravenna