I Ris di Parma nuovamente impegnati a Castel Bolognese per continuare sul campo le indagini in merito all’omicidio di Felice Orlando, ucciso il 29 ottobre scorso in circostanze ancora da chiarire. La notizia è riportata sul Corriere di Romagna oggi in edicola.
Il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri è tornato nei campi di via Barignano dove fu ritrovato il corpo del 49enne senza vita, a breve distanza dalla propria abitazione. Si è trattato di una simulazione degli spari che uccisero Orlando. I residenti della zona hanno dichiarato che quella notte nessuno si accorse di nulla, nonostante appunto l’ubicazione non lontana da diverse case. Alcuni testimoni però hanno ricordato che la zona non è esente da rumore. Essendo zona di caccia, non è raro avvertire il suono di spari. Inoltre alcune piantagioni sono difese da dissuasori sonori che possono essere facilmente scambiati per colpi di fucile. Non è escluso quindi che qualcuno in realtà abbia sentito lo scoppio emesso dall’arma del delitto, ma non vi abbia dato importanza. Tuttavia l’autopsia ha collocato l’orario della morte di Felice Orlando intorno alle 18.30-19, poco dopo che l’uomo è uscito di casa. Un orario un po’ insolito per avvertire spari di cacciatori. Difficile poi pensare che vittima e assassino si siano trovati in un luogo lontano da via Cupa e poi il corpo senza vita di Orlando sia stato trasportato vicino alla propria abitazione, circostanza per altro esclusa dalla stessa autopsia.
Del nuovo esame sono stati informati i legali delle due persone al momento indagate per l’omicidio.