Guardia sempre alta contro le zanzare, e soprattutto contro le malattie virali potenzialmente gravi che possono trasmettere. Con la ripresa, dopo la pandemia, dei viaggi internazionali verso Paesi in cui la circolazione dei virus responsabili di Dengue, Chikungunya e Zika è endemica, aumenta il rischio di importazione di casi confermati di queste malattie infettive.
In Emilia-Romagna è pronto il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2023, approvato dalla Giunta e messo a punto dal Gruppo tecnico regionale, insieme ai referenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl e dei Comuni capoluogo. Un piano che la Regione finanzia con 800mila euro, a supporto delle attività di disinfestazione svolte dai Comuni.
Non cambia, visti i buoni risultati ottenuti, la strategia di prevenzione utilizzata, che passa attraverso tre strumenti: sorveglianza entomologica, a cui associare un’attività di contrasto alle zanzare, a partire da quelle tigre, per ridurne la densità di popolazione sul territorio; precoce individuazione dei casi sospetti di malattia, in modo da attuare tempestivamente le misure di controllo per impedire la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone; ulteriore rafforzamento delle misure per prevenire la trasmissione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi e tessuti.
E se l’obiettivo è comune, comune deve anche essere l’impegno: per rendere il più efficace possibile la lotta alle zanzare, nelle attività oltre a Comuni e Aziende sanitarie sono coinvolti anche i cittadini, chiamati ad adottare nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare la proliferazione degli insetti sia per proteggersi. I siti a rischio di infestazione da zanzare nelle aree pubbliche rappresentano infatti solo il 20-30% del totale, il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata.
“Siamo pronti con il Piano 2023, che come sempre vede affiancati istituzioni e cittadini nel comune impegno di prevenire e contrastare la proliferazione delle zanzare – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Gli interventi di disinfestazione condotti dai Comuni, infatti, anche se molto accurati riguardano solo le aree pubbliche, quindi è importante adottare in casa propria comportamenti corretti. È un tema di salute pubblica, per cui è necessario il contributo di tutti, anche del mondo dell’informazione”.
L’impegno di Comuni, Ausl e cittadini
Ai Comuni è richiesta l’attivazione delle ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare nelle aree urbane (trattamenti larvicidi sul suolo pubblico e attività di coinvolgimento dei cittadini per una corretta gestione delle aree private), oltre alla tempestiva attuazione di interventi straordinari di disinfestazione in caso di accertata circolazione virale. La sorveglianza sanitaria sui casi di malattia Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile si svolge tutto l’anno, ma nel periodo di attività del vettore, quindi dal 1^ maggio al 31 ottobre, viene potenziata. Nel medesimo periodo è attiva la sorveglianza entomologica (nei 10 comuni capoluogo con ovitrappole e nelle aree rurali con trappole attrattive di zanzare adulte) condotta con la supervisione del Gruppo tecnico regionale e la fattiva collaborazione di Izsler (Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia).
L’impegno della Regione a informare, anche nelle scuole
Da anni la Regione promuove e realizza campagne di informazione rivolte alla popolazione, con l’obiettivo di fornire ai cittadini indicazioni sulle azioni da mettere in atto per contribuire a ridurre il livello dell’infestazione da zanzare (comportamenti corretti per la gestione dei focolai in ambito privato), consigli per proteggersi dalle punture e precauzioni da adottare se si viaggia in Paesi a rischio. L’attività di promozione dei comportamenti corretti che i cittadini devono tenere è condotta anche attraverso uno specifico progetto rivolto agli istituti scolastici primari e secondari dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Rete dei Centri di Educazione alla Sostenibilità.
Il progetto “Contrasto alla diffusione della zanzara tigre”, inserito nel programma di informazione ed educazione alla sostenibilità della Regione per il triennio 2020-2022, è stato prorogato anche per il 2023 con particolare attenzione al tema educazione, ambiente e salute.