A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricostruisce l’intera vicenda e, alla luce delle risposte ricevute dalla giunta in altri atti ispettivi, ricorda come “si continua a voler procedere sempre con la stessa identica logica sebbene nessuno dei motivi addotti si stia rivelando realmente sostanziale e concreto, dai presunti danni all’agricoltura ai danni al sottobosco, dalla presunta impossibilità di convivenza con il cervo della Mesola, per il nucleo daini di Volano, all’incidentalità stradale; e, relativamente a quest’ultimo punto, certamente il più importante, nonostante si registri una disponibilità di ANAS ad agire valutando la possibilità di seguire quanto già fatto in altre Regioni, con cartellonistica di avvertimento appositamente dedicata, sperimentazione di dissuasori innovativi, estensione dell’utilizzo dei dissuasori già omologati e già utilizzati, possibilità di compartecipazione alle spese per questi interventi. Questo consentirebbe di mettere in sicurezza le aree interessate senza mettere a repentaglio la vita degli animali, di fatto spostandoli in allevamenti e zone da caccia come da delibera 140, e senza compromettere quello che è ormai un tratto identitario e riconosciuto come un valore positivo della pineta di Classe e di Lido di Volano”.
Da qui l’atto ispettivo per far sì che la giunta “consenta di agire sulla sicurezza delle strade statali di competenza di ANAS che attraversano o costeggiano aree interessate dalla presenza di daini dei due nuclei di Classe e Volano e permetta analoghe azioni nei confronti di Comuni e Province per le strade comunali e provinciali, nonché utilizzando questa moratoria per ulteriori studi sulla reale consistenza dei due nuclei di daini e sulla loro effettiva interazione con l’ecosistema”.